Caos A14, in rivolta anche gli operatori turistici e l’Anci

Giorni da incubo per la viabilità lungo l’autostrada A14, in particolare nei tratti tra Roseto e Pescara Nord.

Due ore per percorrere poco più di 20 chilometri e l’Italia spezzata letteralmente in due dalla decisione del gip di Avellino di sottoporre a sequestro diversi viadotti autostradali non ritenuti a norma. Esplode la rabbia dei sindaci che ormai da mesi denunciano questa situazione senza essere ascoltati. A causa delle lunghe code, il pericolo di tamponamenti. Ad alzare la voce in queste ultime ore anche il presidente di Assoturismo Confesercenti di Teramo Gianluca Grimi, preoccupato per i danni al turismo e all’economia locale provocati da questa situazione.

“Esodo natalizio devastato dai sequestri, a mio giudizio improvvidi nel timing e nel metodo. Chiaro, turismo in calo. Chi attraversa le nostre strade per andare più a sud non si fermerà mai più in Abruzzo, avendone tale ricordo. I danni all’immagine e alle future prenotazioni non si possono nemmeno calcolare. Certo, non si prospetta un bell’esodo natalizio e nemmeno una buona pubblicità per la provincia di Teramo in particolare. Confidiamo nella capacità comunicativa della Regione per recuperare in parte i danni oggettivi e di immagine”.

Anche l’Anci Abruzzo prende posizione

“La situazione che si sta determinando sulla autostrada A14 è inaccettabile. Da mesi – afferma il Presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto –
in molti tratti si creano pesanti rallentamenti causati dai sequestri dei viadotti da parte dell’Autorità giudiziaria. In questi giorni di festività il traffico si sta paralizzando, con tempi di percorrenza che arrivano anche a cinque ore per 150 chilometri.
La chiusura del traffico pesante del tratto Pescara Nord/Pineto-Atri ha prodotto una situazione insostenibile in quanto i Tir sono costretti a transitare sulla Statale 16 nel tratto tra Pineto, Roseto, Silvi. A tal proposito, i Sindaci si stanno mobilitando e noi siamo al loro fianco.
Al traffico che caratterizza questo tratto e che è sempre molto intenso si aggiunge, in questi giorni di festività, il maggior traffico derivante dal rientro dei tanti nostri corregionali che vivono per lavoro o studio fuori regione, e ciò crea un’enorme disagio.
Senza un intervento risolutivo questa situazione rischia di protrarsi per un tempo ancora indeterminato, provocando un danno gravissimo ai nostri collegamenti con il resto del Paese con pesanti ripercussioni sulla nostra economia, nonché sulla nostra vita civile e sociale.
Il collegamento autostradale adriatico è una infrastruttura nazionale, pertanto il disservizio che si sta producendo e l’enorme effetto sulla circolazione deve essere affrontato come emergenza nazionale.
Ritenendo necessario che si muovano tutte le Istituzioni interessate, facciamo un appello ai Prefetti affinché promuovano una iniziativa coordinata con il MIT, le Regioni e l’Autorità giudiziaria tesa a trovare una via d’uscita, cercando soluzioni tecniche alternative a quelle dei sequestri già posti in essere che, avendo scopo cautelativo e finalizzati all’accertamento della sicurezza autostradale, non dovrebbero determinare una situazione di così grave disagio.
Contatterò le altre Anci Regionali interessate chiedendo di arrivare ad analoghe iniziative.
L’Abruzzo non merita di essere trattato come una terra residuale, ma meritevole di maggiore giusta attenzione, anche perché già martoriata dal sisma”.

Il servizio del Tg8

 

 

Federico Di Luigi:

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  • Avete preso in giro Toninelli che è stato l’unico ministro ad alzare la voce contro le concessionarie! Ora i nodi vengono al pettine e si paga pegno per la collusione che la politica ha avuto per anni con qualche furbetto imprenditore!

  • Vorrei segnalare che sabato 21 dicembre centinaia di studenti sono partiti da Macerata alle ore 17.30 e sono arrivati in provincia di Chieti alle ore 02.30 della domenica. Praticamente per fare 170km ci sono voluti 9 ore in coda sull'autostrada. Una vergogna inaudita e nessuno fa niente!!!