Calascio: scuola di pastorizia per ripopolare il borgo

A Calascio via alla scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva, con fondi Pnrr per il ripopolamento del borgo. Particolare attenzione alla Blue tongue

Otto masterclass per formare i pastori del futuro, un percorso di apprendimento innovativo per dare nuova vita alla pastorizia. I fondi Pnrr a disposizione ammontano a 20 milioni.

La proposta formativa è rivolta a giovani, aspiranti pastori, professionisti del settore e studenti, con l’obiettivo di formare figure chiave per il futuro della montagna, fornendo competenze tecniche e imprenditoriali per favorire il ricambio generazionale e la tutela delle tradizioni locali.
L’idea è di Slow Food Italia e Dream, insieme al Comune di Calascio. L’obiettivo è trasformare il borgo in un laboratorio di innovazione territoriale, in grado di generare occupazione e migliorare la qualità della vita della comunità. Il primo modulo della scuola si terrà dal 14 al 20 settembre 2025 e sarà dedicato alla gestione sanitaria degli ovini e all’innovazione tecnologica. Seguiranno, tra ottobre 2025 e giugno 2026, altri sei appuntamenti formativi con esperti universitari e tecnici Slow Food. La partecipazione è gratuita per i residenti in Abruzzo (non residenziale, con pasti calmierati) e a pagamento per i non residenti (400 euro comprensivi di vitto, alloggio e attestato). Le iscrizioni si apriranno nei prossimi mesi.

A proposito di pastorizia, anche in Abruzzo è allarme Blue tongue, soprattutto in alcune zone. Per tutelare gli animali e l’economia è essenziale il vaccino. La Regione Abruzzo ha messo in campo alcune misure per evitare la patologia veterinaria che colpisce soprattutto gli ovini.

La malattia, che non è trasmissibile all’uomo e non comporta alcun rischio sotto il profilo della sicurezza alimentare, si diffonde attraverso la puntura di un insetto e al momento registra la presenza di circa 80 focolai, concentrati in particolare nelle province di Teramo e L’Aquila ma con casi anche a Pescara e Chieti.

Particolarmente preoccupati per la diffusione della malattia sono gli allevatori abruzzesi di Coldiretti che domani allestiranno un presidio di fronte a Palazzo Silone, a L’Aquila, alle ore 10.

Durante il presidio Coldiretti chiederà alla Regione misure concrete per prevenire la diffusione del virus, il sostegno economico per la vaccinazione di tutti i capi ovini e adeguati risarcimenti per compensare le perdite di reddito. La malattia, che non è trasmissibile alle persone né ai prodotti alimentari, è l’ennesima spada di Damocle che si abbatte sul settore già provato dalla siccità e dall’aumento dei costi di gestione aziendale.

Nel corso del presidio verrà illustrato il documento delle richieste presentate alla Regione per fronteggiare la diffusione della malattia.