Sono ancora sospese le operazioni di recupero delle salme dei due vigili del fuoco morti durante un’escursione a Balzolo di Pennapiedimonte, in Abruzzo
AGGIORNAMENTO ORE 16.30 – Proseguono le attività del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco, monitorate dal tavolo attivato in Prefettura a Chieti, per completare le operazioni di recupero delle salme dei due vigili del fuoco situate nella forra del fiume Avello a Pennapiedimonte (Chieti): tecnici del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco stanno valutando la possibilità di impiegare ulteriori modalità di recupero. Lo si apprende dalla Prefettura di Chieti. A tal proposito, è stato attivato anche l’intervento di un gruppo operativo dei Vigili del fuoco specializzato in tecniche di soccorso di derivazione alpinistica, proveniente dal Veneto. Inoltre si continua a valutare la possibilità di un prelievo diretto dall’alto con impiego di un aeromobile.
“Una squadra del Soccorso Alpino, in collaborazione con il personale dei Vigili del Fuoco – si legge in una nota della Prefettura di Chieti – oggi sta compiendo operazioni costanti di monitoraggio del livello dell’acqua del fiume Avello, in attesa del ritorno a condizioni accettabili per la ripresa delle operazioni di recupero, che risultano comunque complesse a causa dell’ambiente impervio e della fitta vegetazione. Al momento persistono condizioni di criticità a causa dell’aumento della portata d’acqua nella forra, per effetto dello scioglimento delle nevi sulla Maiella”. “Le operazioni vengono pianificate prevedendo il costante monitoraggio delle condizioni di sicurezza dei soccorritori. Il
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e i Vigili del Fuoco – conclude la nota- stanno operando in piena sintonia, studiando strategie adeguate per consentire una sicura e rapida estrazione dalla forra delle due salme”.
Nella giornata di ieri, dopo l’individuazione dei due corpi, le squadre forre del Soccorso Alpino e Speleologico hanno proceduto alla traslazione dei corpi su speciali barelle da
canyoning, per il successivo trasporto a valle. L’innalzamento del livello dell’acqua ha portato all’interruzione delle operazioni, dopo aver assicurato in una zona fuori dal flusso dell’acqua le due barelle.
Ieri il recupero era stato interrotto a causa del flusso d’acqua del fiume Avello, tale da non garantire le necessarie condizioni di sicurezza. Oggi la situazione è la stessa, quindi si è ritenuto troppo pericoloso procedere. La sospensione è solo temporanea, il recupero riprenderà appena la sicurezza sarà garantita.
I due vigili del fuoco appartenevano al comando di Chieti. Mercoledì erano partiti per un’escursione nella forra del fiume Avello insieme ad altri due colleghi, poi ritrovati e portati in salvo.
Le due vittime sono Nico Civitella ed Emanuele Capone, entrambi di 42 anni. I quattro, liberi dal servizio, avevano deciso di fare un’escursione in una zona molto suggestiva, ma anche impervia, nel territorio di Pennapiedimonte (Chieti).
Ieri, dopo ore di ricerche (partite subito dopo l’allarme dato l’altro ieri sera) i corpi sono stati trovati e ancorati a due barelle ad una parete. Tuttavia il flusso di acqua del fiume Avello era tale da non
consentire di portarli a valle in sicurezza.
Le salme, una volta recuperate, saranno a disposizione dell’autorità giudiziaria: la Procura della Repubblica di Chieti ne ha disposto il trasferimento all’obitorio del policlinico di Chieti per l’autopsia.
I soccorritori sono coordinati dalla Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo di Chieti. Successivi ulteriori accertamenti delegati dall’Autorità Giudiziaria saranno svolti, anche sui luoghi dove si sono verificati i decessi, dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti e del Reparto Carabinieri Forestale Parco Nazionale Maiella.