Avezzano: il carcere San Nicola modello da esportare

Per il segretario nazionale Cnpp, coordinamento nazionale sindacati Polizia penitenziaria, il carcere di Avezzano è un modello da esportare

Un fiore nel deserto: è questa l’immagine dell’istituto penitenziario di Avezzano suggerita dalle parole del segretario nazionale Cnpp-Spp Mauro Nardella, reduce da un tour nelle carceri dell’Abruzzo.

“Nel dramma carcerario dei tempi moderni, finalmente una realtà virtuosa, davvero esemplare, dove si respira ben altra aria rispetto agli altri istituti sinora visitati. – ha detto Nardella, al termine della visita ispettiva nella casa circondariale di San Nicola, ad Avezzano – Un esempio da esportare. Qui tutto sembra funzionare in maniera sincronizzata. Il volto disteso delle persone è già una notizia, considerando ciò che si osserva altrove”.

Nardella ha evidenziato che la struttura rappresenta “un luogo ideale per costruire un modello detentivo ispirato all’articolo 27 della Costituzione, spesso dimenticato o disatteso in altre realtà”.
Nonostante una popolazione detenuta superiore di 30 unità rispetto alla capienza regolamentare, l’istituto si distingue per equilibrio e funzionalità.

“Mi verrebbe facile pensare che un carcere piccolo porti problemi piccoli – osserva – ma è evidente che molto dipende anche dalla qualità della gestione: il merito va sicuramente al direttore e al comandante, il commissario capo Roberto Cerino, stimato per le sue qualità umane e professionali”.

Secondo Nardella, nella sua trentennale esperienza sindacale, il modello di Avezzano si colloca tra gli esempi più positivi tra gli istituti penitenziari italiani. Il segretario ha
espresso infine “vivi complimenti alla direzione, al comando e a tutto il personale dell’istituto”.

Marina Moretti: