Avezzano: bufera per like candidato sindaco su post migranti

E’ bufera ad Avezzano per un like da parte del candidato sindaco alle elezioni comunali, il leghista Tiziano Genovesi, alla grave affermazione di “una tanica di benzina e via”, contenuto in un post di un cittadino intento a commentare l’arrivo, nella Marsica, di 25 migranti sbarcati a Lampedusa. La replica: “errore dello staff”.

Monta la polemica sulla campagna elettorale di Avezzano, comune al voto nell’election day del 20 e 21 settembre prossimi. A denunciare il post è stato il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, che in una nota attacca:

“I leghisti della Marsica stanno protestando contro l’arrivo di 25 migranti e danno sfoggio di tutto il loro repertorio di barbarie nazista”.

In un’altra nota, Genovesi rigetta le dure accuse, sottolineando che:

“Il mio like al grave commento social di una persona che non conosco è stato un errore di un componente dello staff. Il responsabile è già stato rimosso dall’incarico”.

Lo scontro verbale non si è fermato.

“Questi miserabili – rincara la dose Acerbo – non hanno nulla da dire e da proporre se non fomentare l’odio razziale e finte emergenze. Pochi mesi fa le imprese agricole della Marsica hanno dovuto organizzare voli speciali dal Marocco per far fronte alle esigenze di manodopera. E’ davvero ipocrita che ora si crei una sollevazione per l’arrivo di 25 persone. Ma quando un candidato sindaco – non un semplice cittadino – condivide messaggi criminali di questo genere si supera ogni livello di indegnità, si legittimano i peggiori istinti e comportamenti”.

“Da Leghista – replica Genovesi – ribadisco la richiesta di controllore i confini e di chiudere i porti. L’immigrazione incontrollata non è più solo un problema sociale ed economico ma anche sanitario, e per questo sono preoccupato per le conseguenze delle scellerate politiche di Conte-Pd-5Stelle per l’Abruzzo e la Marsica. Ricordo, con orgoglio, che grazie al ministro, Matteo Salvini, gli sbarchi si erano ridotti drasticamente e di conseguenza anche i morti e i dispersi in mare”.