Autunno: Abruzzo terra di emozioni grazie alle sue tavolozze naturali. L’esperienza del foliage

Anche quest’anno il fenomeno naturale detto foliage ha portato tante persone nei boschi abruzzesi. Tanti itinerari per una sola esperienza: l’emozione multicolore delle foglie in caduta.

Forse è tardi, forse trovate l’autunno troppo malmostoso, o magari vivete ai tropici dove le uniche foglie sono quelle delle palme e a cadere sono solo i cocchi. Se, invece, trovate poesia anche nelle foglie morte, se vivete l’estate come godimento, ma l’autunno come spettacolo, allora siete nel luogo giusto. Non vi suggeriamo una destinazione, quanto piuttosto un’esperienza: il foliage.

Termine inglese, di derivazione francese, indica il fogliame, la chioma di uno o più alberi. Particolarmente apprezzato è l’Autumn foliage o Fall foliage, fall è il termine informale per indicare l’autunno, usato maggiormente negli Stati Uniti. Il termine foliage in francese è Feuillage. Sottigliezze linguistiche a parte, la variazione autunnale del colore delle foglie, che sembra diventata famosa solo negli ultimi anni, in realtà è un fenomeno naturale che esiste da sempre.

Secondo solo ai mille colori della primavera, l’autunno sciorina in pochi giorni tutte le sfumature della sua palette, dal giallo al rosso, dall’oro al ruggine. E quando la natura dà spettacolo, bisogna guardare e apprezzare. Dove? In uno qualunque dei tanti consigliati sul web, basta digitare foliage Abruzzo. Dal Bosco di S. Antonio alla riserva Lama Bianca, fino alle faggete vetuste tutelate dall’Unesco, non c’è che l’imbarazzo della scelta.  Ma va bene anche… il bosco della porta accanto per ascoltare il crepitio delle foglie sotto le suole e lasciar parlare il vento.

Un’emozione che la collega Marina Moretti ci racconta, condividendola, in un servizio in onda nelle edizioni del Tg8 di oggi.