Auto alternative, Abruzzo sopra la media ma poche elettriche

La percentuale di autoveicoli ad alimentazione alternativa circolanti in Abruzzo supera la media nazionale, ma resta comunque  bassa. Nel Paese, di media, la percentuale è dell’8,6%; in Abruzzo arriva al 9,2%. Poche le auto elettriche.

 

Sul totale di 1.012.873 autoveicoli circolanti in Abruzzo, quelli elettrici, ibridi, a metano e a gpl sono 93.532 , mentre quelli alimentati a benzina e a gasolio sono 919.341, e cioè il 90,8% del parco circolante. Più nello specifico, dei 93.532 autoveicoli ad alimentazione alternativa circolanti il 6% è alimentato a gpl (61.542 unità), il 2,9% è alimentato a metano (29.036 unità), mentre gli autoveicoli ibridi ed elettrici rappresentano solo lo 0,3% del parco circolante (2.954 unità).

A livello nazionale, sul totale di 44,2 milioni di autoveicoli circolanti nel nostro Paese, quelli elettrici, ibridi, a metano e a gpl sono 3,8 milioni (8,6% del parco auto), mentre quelli alimentati a benzina e a gasolio sono 40,4 milioni, cioè il 91,4% di quelli circolanti. Nel dettaglio, dei 3,8 milioni di autoveicoli ad alimentazione alternativa circolanti il 5,6% è alimentato a gpl (2,5 milioni di veicoli), il 2,4% è alimentato a metano (1 milione di unità), mentre gli autoveicoli ibridi ed elettrici rappresentano solo lo 0,6% del parco circolante (circa 263.000 unità).

I numeri emergono da un’elaborazione dei dati Aci dell’Osservatorio Autopromotec, la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, in programma a Bologna dal 22 al 26 maggio. L’analisi fornisce anche un prospetto regionale in base al tasso di penetrazione degli autoveicoli ad alimentazione alternativa. La maggiore percentuale di autoveicoli ad alimentazione alternativa si registra nelle Marche (17,8%), seguite da Emilia Romagna (17,3%), Umbria (12,8%) e Veneto (10,6%). Seguono, comunque sopra la media nazionale, la Campania (9,6%), il Piemonte (9,5%), la Toscana (9,3%) e l’Abruzzo (9,2%). Agli ultimi posti la Sardegna e la Valle d’Aosta (dove rispettivamente solo il 2,4% e il 2% degli autoveicoli circolanti è ad alimentazione alternativa).

Dai dati emerge che gli autoveicoli ad alimentazione alternativa rappresentano ancora una quota minoritaria del parco circolante, in alcune regioni addirittura marginale. Tuttavia, si tratta di una quota in costante crescita: come dimostrano i dati degli ultimi anni, in Italia gli autoveicoli ad alimentazione alternativa sono passati dai 3,4 milioni del 2016 ai 3,8 milioni del 2018, con un significativo +11,7%. Gli autoveicoli elettrici ed ibridi, in particolare, sono quelli che hanno fatto registrare la crescita maggiore (+99% dal 2016).

“La crescita delle motorizzazioni ibride ed elettriche nel nostro Paese – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – rappresenta senza dubbio il preludio di una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione che avrà un impatto importante su tutti gli aspetti della motorizzazione ma che determinerà cambiamenti significativi anche per le officine di riparazione auto. Di sicuro le vetture elettriche e, in generale, quelle del futuro, avranno meno componenti usurabili rispetto a quelle di oggi, ma allo stesso tempo la domanda di autoriparazione non diminuirà perché il crescente numero di sensori e centraline utilizzati renderà indispensabile affidarsi ad officine specializzate, dotate di attrezzature e strumentazioni all’avanguardia”.