I problemi del mondo dell’autismo in Abruzzo oggi in quinta Commissione regionale, presente l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì
Il presidente di Autismo Abruzzo Onlus Dario Verzulli è stato audito nella quinta Commissione regionale (Salute) davanti alla quale ha esposto le tante difficoltà che le famiglie alle prese con questa problematica devono affrontare quotidianamente.
In Abruzzo sono circa 700 le persone affette da disturbi inerenti lo spettro autistico. L’associazione Autismo Abruzzo Onlus, ad oggi, segue più di 509 famiglie. Verzulli ha evidenziato che, nonostante ci siano i fondi e le normative, il meccanismo troppo spesso si paralizza a causa della burocrazia. Autismo Abruzzo Onlus definisce questo aspetto “burofollia” e fornisce anche un piccolo esempio: un ragazzo preso in carico dalla Asl di Pescara ha ricevuto le terapie del caso, poi i genitori si sono separati e trasferiti a Francavilla e il giovane non ha avuto più accesso alle cure. Da mesi è senza terapia.
I dati sono allarmanti: circa 300 ragazzi sono in lista di attesa per avere diagnosi e riabilitazione. Le famiglie più volte si sono fatte sentire, anche perché in Abruzzo non esiste un’anagrafe e c’è solo un centro residenziale a Chieti. Sono presenti ambulatori per bambini, i quali poi diventano adulti e non hanno strutture adeguate né programmazione per il futuro.
“L’adulto scompare, appena uscito da scuola diventa un signor nessuno e non ci sono aiuti e strumenti”, attacca Verzulli.
L’associazione ha segnalato tutti i problemi e ha chiesto alla Regione di capire perché il meccanismo ad un certo punto si inceppi, nonostante l’Abruzzo sia una regione di riferimento per l’autismo.
Autismo Abruzzo Onlus definisce questo aspetto “burofollia” e fornisce anche un piccolo esempio: un ragazzo preso in carico dalla Asl di Pescara ha ricevuto le terapie del caso, poi i genitori si sono separati e trasferiti a Francavilla e il giovane non ha avuto più accesso alle cure. Da mesi è senza terapia.
L’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, che ha partecipato alla Commissione, ha ribadito che la Regione ha aumentato i fondi a disposizione e sta lavorando sulla residenzialità. Inoltre ha aggiunto che sono già stati individuati dei presidi ospedalieri per le cure odontoiatriche. “L’impegno è massimo” ha concluso la Verì.