Atessa, Marsilio incontra i vertici Stellantis: “C’è ottimismo”

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio allo stabilimento Stellantis di Atessa ha incontrato Jean-Philippe Imparato, responsabile Enlarged Europe & European brands. Ottimismo sul futuro dell’automotive, ma…

Insieme a Marsilio anche l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca. La delegazione della Regione ha incontrato anche il direttore dello stabilimento Stellantis di Atessa, Paolo Accastello.

L’incontro di oggi ha permesso di approfondire le prospettive produttive e industriali del sito, punto di riferimento per il comparto dei veicoli commerciali a livello europeo.

“È stata una visita molto positiva – ha detto Marsilio – che conferma la centralità dello stabilimento di Atessa nella strategia industriale di Stellantis. La presenza dei vertici europei dell’azienda, che ringrazio per la sua venuta in Abruzzo, testimonia l’attenzione e la volontà di investire in questo sito, nonostante le difficoltà che il mercato dell’auto e in particolare quello dei veicoli commerciali sta attraversando a livello europeo”.

Marsilio ha sottolineato che lo stabilimento di Atessa, principale polo europeo per la produzione di veicoli commerciali, rappresenta un patrimonio industriale strategico non solo per l’Abruzzo, ma per l’intero Paese.

“Guardiamo al futuro con ottimismo – ha aggiunto Marsilio – la Regione Abruzzo sarà sempre in prima linea per sostenere e valorizzare il settore automotive e tutto il suo indotto, con l’obiettivo di favorire innovazione, occupazione e crescita economica. La collaborazione tra istituzioni e imprese è la chiave per affrontare le sfide della transizione industriale e rafforzare la competitività del territorio”.

A fronte di un Marsilio ottimista, sembrano andare in altra direzione i dati diffusi dalla Fim Cisl: secondo il sindacato infatti la produzione Stellantis. continua a peggiorare.

Nei primi 9 mesi – si legge nelle note della Fim Cisl – sono state realizzate 265.490 unità tra auto e veicoli commerciali, con un calo del -31,5% sullo stesso periodo 2024.
Per le auto la flessione è del 36,3% (151.430 unità), per i furgoni del 23,9% (114.060). Tutte le fabbriche registrano perdite tra il 17% e il 65%.

“Il 2025 chiuderà con una riduzione di un terzo dei volumi produttivi, ben peggiore di quanto previsto: poco più di 310.000 unità, con le auto sotto quota 200.000” dice il leader Fim, Ferdinando Uliano che considera cruciale l’incontro con l’ad Antonio Filosa del 20 ottobre.

Quasi la metà della forza lavoro del gruppo Stellantis oggi è interessata da ammortizzatori sociali.

“Il nostro obiettivo è quello di garantire a ogni sito produttivo una prospettiva industriale e occupazionale certa, contrastando qualsiasi atto unilaterale, chiusura o licenziamento, e orientando la transizione tecnologica verso soluzioni concrete, condivise e socialmente sostenibili. Un obiettivo tutt’altro che scontato, alla luce dei livelli produttivi registrati nel 2024 e nel 2025”
ha affermato Uliano.