Chemio negate alla Asl di Lanciano-Vasto- Chieti per mancanza di un farmaco. La denuncia in Commissione vigilanza dopo la segnalazione di un paziente.
Dalla segnalazione del marito di una paziente, alle dovute verifiche e richiesta delucidazioni, spacciate per “sciacallaggio”, fino alla triste conferma denunciata puntualmente in Commissione Vigilanza in Regione. Già da luglio, l’ex direttore del Reparto Farmacia della Asl teatina Fiorenzo Santoleri, poi destituito, guarda caso, per ragioni disciplinari (anche questo sarà oggetto di approfondimenti), evidenzia con un e mail, alla quale non è mai giunt risposta, che l’Enerthu, farmaco oncologico, era residuale come disponibilità e la spesa mensile necessaria per garantire l’approvvigionamento, non era più di 90 mila euro, ma era salita, riformulando il fabbisogno, fino a 250 mila euro. Nonostante questo la carenza si è verificata comunque, creando pesanti disagi ai pazienti oncologici. Una carenza confermata dalla Direzione Generale, ma ridotta a un periodo limitato di cinque giorni e che non avrebbe inciso più di tanto sulle terapie. Non la pensa così il consigliere regionale del PD Antonio Di Marco che ha ricostruito, questa mattina, in conferenza stampa, al fianco di molti consiglieri di opposizione e del leader di Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico, tutta la vicenda andata avanti per circa due mesi:
“Io credo che non si possa scherzare sulla pelle dei pazienti in generale, in particolare su quelli oncologici – ha sottolineato Di Marco – Quando ho evidenziato la problematica, Marsilio mi ha dato della sciacallo, i fatti, purtroppo, mi hanno dato ragione. Mi chiedo perché nonostante le mie denunce e le sollecitazioni del direttore Santoleri, nessuno ha preso provvedimenti, lasciando senza prestazione chemioterapica, in piena estate, diversi pazienti? Il quadro che è emerso in Commissione Vigilanza è a dir poco inquietante e ci aspettiamo, a questo punto, provvedimenti immediati per rimediare al grave disagio.”
