Anche Chieti e il suo Premio Prisco piangono la morte di Zavoli

Anche l’Abruzzo piange la scomparsa di Sergio Zavoli: il giornalista da vent’anni presiedeva la Giuria del Premio Prisco di Chieti ed era molto legato alla città.

Nonostante i problemi di salute, Zavoli si teneva in costante contatto con il Comitato organizzatore del Premio nazionale Giuseppe Prisco, assegnato alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva. Il Premio Prisco, istituto nel capoluogo teatino per iniziativa del Generale dell’Arma dei Carabinieri Corinto Zocchi, da anni viene portato avanti dall’imprenditore vitivinicolo Marcello Zaccagnini. Zavoli aveva a cuore le sorti del Premio e valutava con la massima attenzione i profili di tutti i candidati alla vittoria finale proposti dalla giuria da lui presieduta e composta da Italo Cucci, Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta e Ilaria D’Amico.

“Perdiamo un uomo speciale, non soltanto un grande maestro del giornalismo italiano” ha commentato Marcello Zaccagnini, presidente del Comitato organizzatore del Premio, a cui si unisce il cordoglio unanime dei componenti del Comitato Luigi Federici, Gabriele Gravina, Eliodoro D’Orazio e Pierluigi Tacconelli. Zavoli, insieme all’altro componente di giuria Gianni Mura e all’ambasciatore del Premio Prisco Mario Corso, entrambi scomparsi quest’anno, verranno ricordati nel corso della cerimonia di consegna dei premi. Rinviata a maggio per il Covid 19, la serata del Premio Prisco si terrà tra fine settembre e i primi di ottobre al Teatro Marrucino di Chieti.