Sono da considerarsi concluse senza risultati le ricerche in Nepal dei tre alpinisti della spedizione sul Dolma Khang ancora dispersi, tra i quali l’abruzzese Marco Di Marcello
Di Marcello (nella foto) resta disperso insieme a Markus Kirchler, dopo che una settimana fa i componenti della spedizione erano stati travolti dalla valanga nella valle dei Rolwaling. Rischio di nuove valanghe, neve sempre più compatta e stanchezza hanno costretto gli sherpa, guidati dal capo della spedizione decimata dall’incidente, Tenjing Phurba, a rinunciare.
Lo riferisce Davide Peluzzi, l’himalaysta teramano che in quella vallata è stato tra gli artefici della costruzione della ferrata più alta al mondo. Peluzzi in questi giorni è stato in costante contatto sia con il capo sherpa che con la famiglia d’origine di Di Marcello, che vive a Castellalto, in provincia di Teramo, e con la moglie Marzia, che vive in Canada.
“Purtroppo i diversi tentativi portati avanti dalla popolazione locale – dice Peluzzi – sono stati vanificati dal perdurare del rischio molto alto di nuove valanghe, dalla quantità e qualità della neve, sempre più compatta e insuperabile, ma anche dalla stanchezza.
Queste squadre sono state impegnate senza sosta da una settimana nel disperato tentativo di salvare i compagni di spedizione; ma la dinamica stessa dell’incidente e l’enorme valanga che ha sorpreso gli alpinisti e amici mentre erano sul pendio, quasi in vetta, trascinandoli oltre 300 metri più sotto, già faceva temere per la loro vita”.
