Pochi agriturismi in Abruzzo, nonostante le bellezze naturali e l’esclusività dei prodotti tipici. E’ quanto emerge dalle elaborazioni del Cresa sugli ultimi dati Istat riferiti al 2023.
Gli agriturismi abruzzesi nel 2023 sono 568, 4,5 per 10.000 abitanti. Su 100 esercizi 83 forniscono alloggio, 70 ristorazione e 19 degustazione, scarsa l’offerta di altri servizi e piccola la loro dimensione media. Solo 19 arrivi e 24 permanenze su 100 sono di clienti stranieri. Negativo l’andamento nel breve e medio periodo, nonostante i buoni risultati dell’anno pandemico. Secondo quanto emerge dalle elaborazioni CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – sugli ultimi dati disponibili dell’Istat, a fine 2023 la regione, con i suoi 568 agriturismi (2,2% del totale nazionale), si colloca insieme alla Calabria al 16° posto nella graduatoria nazionale, la quale vede quali teste di serie la Toscana (5.797 esercizi pari al 22,2%) e il Trentino Alto Adige (3.905 cioè il 14,9%) e in coda il Molise (0,4%) e la Valle d’Aosta (0,2%). In regione, così come nella media nazionale, i titolari degli agriturismi sono prevalentemente maschi. Poco meno della metà degli esercizi abruzzesi è gestito da donne (46,6%), percentuale decisamente superiore a quella media nazionale (34,2%) che la posiziona al 5° posto dopo la Basilicata, la Campania, la Liguria e la Calabria.
