“Dopo tanto gracidare del centrodestra su possibili date di fine lavori e sul fatto che essi non avrebbero interferito con il traffico aereo, finalmente c’è una previsione ufficiale sulla fine del cantiere per l’allungamento della pista dell’aeroporto d’Abruzzo”. Uno slittamento che non fa bene all’Abruzzo secondo Luciano D’Alfonso
La Saga con una nota precisa che l’opera sarà pronta “per la fine dell’anno in corso, salvo imprevisti di cantiere”. Così la nota integrale di questa mattina a cui fa riferimento l’onorevole D’Alfonso. “In relazione ad alcuni articoli di stampa, nei quali è comparsa la notizia della fine dei lavori di allungamento della pista a fine maggio 2025, Saga comunica di aver già rappresentato per vie ufficiali che la stima è viceversa fissata per la fine dell’anno in corso, salvo imprevisti di cantiere. Questo slittamento è legato alla necessità di sospendere parzialmente il cantiere durante il periodo di alta stagione, per non intaccare negativamente sul regolare traffico aeroportuale e quindi contrastare quell’impulso di ripartenza commerciale che si è inteso, in accordo con la Regione, dare a questa infrastruttura per riportarla al centro degli spostamenti da e per l’Abruzzo. Ciò non di meno, sono in corso contatti quotidiani con le ditte appaltatrici, gli Enti locali e le Autorità preposte affinché si possano contrarre il più possibile i tempi di ultimazione dei lavori, sempre nel rispetto della sicurezza del trasporto aereo”.
“Questo slittamento – incalza D’Alfonso – spiega la società che gestisce lo scalo abruzzese per conto della Regione “è legato alla necessità di sospendere parzialmente il cantiere durante il periodo di alta stagione, per non intaccare negativamente sul regolare traffico aeroportuale”. Il presidente della Saga, Giorgio Fraccastoro, interviene come il capo dell’ONU: per fortuna che c’è lui, con la sua carica di igienizzazione e di ristabilimento della verità. Sarebbe interessante fissare un tempo nuovo per la vita dell’aeroporto in maniera tale che gli investimenti, le procedure, i cantieri, i contratti con i vettori e l’ingrandimento aeroportuale siano reali, le assunzioni siano quelle necessarie, e la politica interrompa le pressioni sulla SAGA. Le persone concrete del Novecento lasciavano in pace i voli perché in altezza se si cade ci si fa male, e lo testimonia anche un detto del dialetto abruzzese: pe’ arie s’ha dà sta attent. Quindi lasciamo in pace l’aeroporto di Pescara facciamo in modo che faccia il suo grande lavoro di aumentare la capacità di connettività. Speriamo che non accada mai più di violentare una infrastruttura della modernità quale è un aeroporto, con la sua capacità di collegamenti sulle grandi distanze, per esigenze antigiuridiche di campagna elettorale, e mi auguro che gli organi dello Stato sul territorio non si voltino dall’altra parte pensando ad aperitivi e festeggiamenti vari. Io ho fiducia di Fraccastoro non solo perché è un avvocato riconosciuto, un abruzzese che ha avuto successo a Roma, ma perché non ha alcuna ragione per mettersi a trafficare sul piano personale. E lo ringrazio per questo intervento chiarificatore, che fa giustizia del berciare scomposto che la maggioranza di centrodestra ha scatenato su quest’opera”.