L’Italia piange la morte di Pippo Baudo, gigante della tv italiana. Aveva 89 anni: nato a Militello il 7 giugno 1936, il padre aveva sognato per lui un futuro da avvocato e lui non l’aveva contraddetto, ma si era dedicato anima e corpo al mondo dello spettacolo. Nel 1994 a Pescara ricevette il Premio Flaiano
Presentatore, recordman del Festival di Sanremo (guidato da palco per 13 edizioni), scopritore di talenti, per oltre 60 anni ha tenuto compagnia agli italiani dallo schermo della tv.
I funerali di Pippo Baudo si terranno a Militello in Val di Catania, in Sicilia, il paese che gli ha dato i natali. A confermarlo è stato il sindaco, Giovanni Burtone: “I funerali si terranno mercoledì nel Santuario Madonna della Stella”. Il primo cittadino ha poi aggiunto: “C’è tanta sofferenza. La perdita di Pippo Baudo è molto sentita”.
Intanto, giornalisti e operatori televisivi stazionano al Policlinico Campus Biomedico, dove sarà allestita una prima camera ardente privata. La camera ardente aperta al pubblico dovrebbe essere allestita domani, e la sede più probabile, per onorare la sua carriera, sono gli studi Rai di Via Teulada.
Presentatore e inventore, perché tanti di quelli che hanno avuto successo li ha scoperti lui (da Beppe Grillo a Tullio Solenghi, da Heather Parisi a Lorella Cuccarini), lui si era scoperto da solo.
Baudo sognava il teatro: «Turi Ferro mi scritturò per spettacoli importanti. Ma, essendo alto e magrissimo, appena entravo in scena, la gente rideva. Ricordo un Tutto per bene di Pirandello: impersonavo un ruolo drammatico ma, prima di pronunciare la battuta, il pubblico si mise ad applaudire e a ridere. Turi era furioso e mi disse: Il teatro serio non fa per te». La sua carriera svolta domenica 6 febbraio 1966, quando diventa presentatore per caso: «Avevo proposto un nuovo programma. Il dirigente Rai, dopo aver visto le puntate di prova, sentenzia: È una vaccata. Ma un giorno non arrivò la copia doppiata del telefilm Rin Tin Tin e, non avendo nulla da trasmettere, mandarono in onda il mio Settevoci. Un successo».
A ricordarlo non appena appresa la notizia Carla Tiboni, presidente dei Premi Flaiano: «Pippo Baudo è stato uno dei grandi protagonisti della televisione italiana, soprattutto in Rai. Autore, conduttore, talent scout – ha scoperto artisti come Lorella Cuccarini, Heater Parisi, Laura Pausini –. Nel 1994, quando gli conferimmo il Premio Flaiano, venne a Pescara anche in veste di Direttore artistico di Rai Uno. In quell’anno vinse la sfida degli ascolti con Mike Bongiorno, grazie a programmi che modernizzarono la tv e la resero nazional-popolare. Baudo ha contribuito a cambiare per sempre la televisione
Un ricordo personale e professionale arriva anche dal pianista e compositore teramano Paolo Di Sabatino, che conobbe Baudo a Sanremo 2007.
Padre di due figli: Alessandro, avuto da Mirella Adinolfi, nato nel 1962 e riconosciuto dal presentatore nel 1996 dopo una breve vicenda legale, e Tiziana, che è stata sua segretaria e assistente, nata nel 1970 dal suo matrimonio con Angela Lippi. Baudo è diventato nonno di Nicholas e Nicole (2010), gemelli figli di Tiziana, e di Sean (1990), figlio di Alessandro, che lo ha reso bisnonno.
Sergio Mattarella: “Baudo interpretò i gusti e le aspettative dei telespettatori italiani”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, addolorato dalla morte di Pippo Baudo, protagonista e innovatore della televisione, ne ricorda, in una dichiarazione, la professionalità, la cultura, il garbo e la straordinaria capacità di interpretare i gusti e le aspettative dei telespettatori italiani.