Anche l’Abruzzo piange la scomparsa del Maestro Peppe Vessicchio, amatissimo direttore d’orchestra in tanti festival di Sanremo e grande appassionato dei vini regionali
Vessicchio, che aveva 69 anni, e deceduto improvvisamente a Roma per le complicanze di una polmonite interstiziale. Da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale San Camillo.
Compositore, direttore d’orchestra e arrangiator, tra i più amati anche per il suo carisma, la sua schiettezza e la sua disponibilità, Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956.
Appassionato dell’universo enologico, in Abruzzo ha fondato Musiché, un progetto vinicolo che vede il vino affinato in musica. L’idea è stata sviluppata e realizzata con Riccardo Iacobone, fondatore di due note case vinicole abruzzesi. Nella nostra regione è stato visto più volte, anche per brevi soggiorni alla scoperta del territorio.
Il maestro Vessicchio scrisse anche un libro, La musica fa crescere i pomodori, sugli effetti che le armonie musicali hanno nella crescita delle piante. Ogni anno, in prossimità del festival di Sanremo, sono stati in molti a sperare di rivederlo tra i direttori ufficiali, ma nell’ultimo periodo si è limitato a partecipazioni esterne.
Vessicchio ha collaborato con i più grandi nomi della musica italiana e internazionale, da Andrea Bocelli a Roberto Vecchioni, da Zucchero a Elio e le Storie Tese, da Ornella Vanoni a Ron e Biagio Antonacci.
Nella sua autobiografia scrisse: “Sono diventato direttore d’orchestra per necessità. Il mio vero pallino è sempre stato la composizione. Scrivere, mettere insieme delle note, arrangiare un tema altrui o concepire una melodia è in ogni caso una forma di creazione”.
All’ospedale San Camillo di Roma Vessicchio è arrivato a seguito di una complicazione improvvisa della polmonite interstiziale che lo ha colpito.
“Mi stanno già chiedendo dell’eredità. Non mi appartiene questa parola. Non esistono eredi. E soprattutto è servizio. Servizio alla musica” così Enrico Melozzi, direttore d’orchestra teramano, ha salutato Vessicchio. Nel suo messaggio affidato ai social c’è anche il ricordo della serata di Sanremo che li ha uniti nella stessa direzione:
“Ci abbracciammo, ci ringraziammo a vicenda, ed entrammo nella musica”, scrive. L’immagine di loro due insieme è rimasta nei fotogrammi del Festival: edizione 2023, ovazione dell’Ariston. Vessicchio, non previsto in scaletta, si materializza a sorpresa sul podio e ha diretto Destinazione Paradiso “a quattro mani” con Melozzi. Sul palco Gianluca Grignani con Arisa. Il pubblico si alza in piedi, l’orchestra riprende a suonare.
L’anno successivo, Vessicchio è tornato ancora all’Ariston come ospite, dirigendo i Jalisse nella serata delle Cover,
accolto da un’altra ovazione. Al suo fianco, stavolta, il maestro Leonardo De Amicis, anche lui abruzzese.
“Ciao Peppe, la tua musica e la tua gentilezza resteranno per sempre”, scrive quest’ultimo sui social.
Vessicchio ha scelto l’Abruzzo anche per un progetto che racconta il suo lato più generoso: a Torano Nuovo (Teramo) ha fondato Musikè Vini insieme all’imprenditore Riccardo Iacobone.
Da quella cantina sono partite borse di studio per giovani musicisti. “Dentro un calice c’è armonia. La stessa che cerco in musica”, ha detto in più occasioni.
