Abruzzo Zona Arancione? Marsilio spera ancora

L’Abruzzo ancora in Zona Rossa, per il presidente Marsilio però il Governo si basa su dati ormai superati, mentre già da domani dovrebbe prendere atto di quelli reali.

Il Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio , è intervenuto stamani da L’Aquila in diretta social dalla Sala Ipogea del Consiglio Regionale insieme agli esponenti di maggioranza per illustrare i contenuti della legge approvata ieri dal Consiglio Regionale sui ristori alle attività legate al turismo invernale e sulla gestione dell’emergenza.. Il Governatore in merito all’uscita dell’Abruzzo dalla Zona Rossa si è detto fiducioso sul lavoro del Governo ma ha contestato il metodo di valutazione dei dati per definire le misure restrittive per l’Abruzzo.

“Bisogna prendere atto dei dati reali in maniera più tempestiva”, ha affermato il Presidente Marsilio, che ha scritto al ministro Speranza:”Pensiamo di poter produrre tra oggi e domani dei dati che dimostrano come l’Abruzzo, che già venerdì scorso era stato classificato come appartenente alla categoria ‘arancione’, mostri dati ancora migliori rispetto alla settimana scorsa e quindi riteniamo che non sia necessario continuare a farlo perdurare in una zona rossa dalla quale è evidentemente uscito”. Se il passaggio ad una zona di rischio inferiore è previsto per il 10 dicembre, il presidente auspica che la variazione di fascia possa essere anticipata. Secondo Marsilio, l’Abruzzo, in base agli ultimi dati, non è più una regione da zona rossa, “grazie alle politiche che abbiamo adottato e anche grazie alla tempestività con la quale abbiamo agito anticipando di alcuni giorni la dichiarazione del ministro Speranza di zona rossa che ha comportato un anticipo delle cure che sono state sufficientemente efficaci”. In tal senso il governatore sottolinea che l’indice Rt è a 1,11, il tasso di occupazione delle terapie intensive al 40% e il tasso di occupazione di posti letto in area critica al 48%. Cioè c’è “tutta una serie di indicatori all’interno della media nazionale. L’Abruzzo, oggi – conclude Marsilio – indica un suo sostanziale allineamento alle medie italiane e quindi non può essere trattata come se fossa la regione più pericolosa o peggiore d’Italia”.

Sull’emergenza in atto è intervenuto stamani il Ministro della Salute Speranza. “Le misure stanno funzionando e l’auspicio è che le prime tendenze anche in termini di occupazioni di posti letto ospedalieri possano darci ulteriori elementi nei prossimi giorni che vadano verso la riduzione del contagio. Ma se stiamo andando nella direzione giusta, l’altra verità è che c’è ancora una situazione moto complicata nel paese, perché contagi e decessi sono ancora elevati, così come la pressione sui posti letto. Oggi abbiamo 320 casi ogni 100 mila abitanti, un dato alto, la cifra per riportare sotto controllo la curva è 50 casi per 100 mila”. Lo ha detto il ministro Roberto Speranza nella replica al Senato.

“Ancora non basta. Per questo – ha detto Speranza – nel prossimo dpcm abbiamo bisogno di mantenere una linea di rigore e serietà e questo richiede un approccio di grande cautela se vogliamo tenere la curva sotto controllo”. ll secondo asse del dpcm, ha aggiunto, “riguarderà la gestione delle giornate di festività natalizie: limiteremo gli spostamenti tra regioni, tra comuni e internazionali”. L’obiettivo, ha chiarito, “è che dobbiamo evitare che ci sia una coincidenza tra una potenziale fase di recrudescenza del virus e l’avvio della campagna vaccinale” che sarà “la più grande campagna di vaccinazione mai attuata in Italia”. Ancora da parte dell’Ema, ha concluso, “non sono pervenute approvazioni formali per i vaccini Covid, ma abbiamo due date : 29 dicembre e 12 gennaio, quando sono previste le prime validazioni per i vaccini Pfizer e Moderna. L’Ema terrà altissima l’asticella della sorveglianza effettuando tutti i controlli”.

La replica di Sara Marcozzi, capogruppo del M5S in Regione: «Le cose sono due: o il Presidente Marsilio non sapeva quello che faceva quando ha disposto la zona rossa in Abruzzo oppure oggi è in malafede e tenta goffamente di scaricare sul Governo nazionale le conseguenze della sua ordinanza. Non conosceva il contenuto dei DPCM quando emanava l’ordinanza? Lo scopre solo oggi e adesso cade dalle nuvole: se è così, significa che Marsilio ha preso decisioni determinanti per il futuro del nostro territorio senza essere del tutto consapevole di ciò che queste potessero comportare. Una cosa molto grave. Oppure è in malafede. Non so dire cosa sia peggio.
Quello che non cambia mai, purtroppo, è il solito atteggiamento – tipico dei Fratelli d’Italia – nei confronti del Governo nazionale e tenuto anche nella conferenza stampa di quest’oggi: prima dice di non voler far polemiche, dopo parte con i soliti attacchi pretestuosi, salvo poi chiedere un intervento di emergenza per mettere una pezza a una situazione da lui stesso creata. Una continua mancanza di coerenza da parte di un Presidente che, fino a poche settimane fa, ci ripeteva che ‘tutta l’Italia sarebbe stata zona rossa’, mentre adesso lo scenario più concreto è che, a ritrovarsi in zona rossa, sarà solo l’Abruzzo.
La prima cosa da salvaguardare è la salute dei cittadini e se i dati sui contagi e sull’occupazione di posti letto sono confortanti rispetto a quelli delle settimane scorse, soprattutto nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, il merito è da attribuire alle misure previste proprio dal Governo nazionale, che sono state semplicemente recepite dal centrodestra abruzzese. Abbiamo invece denunciato molte volte quanto non è stato fatto a livello territoriale, cioè in quelle iniziative di esclusiva competenza della Giunta regionale, a partire dagli errori e ritardi sul tracciamento dei contagi e dall’incapacità di fare tamponi in maniera rapida e omogenea in tutto l’Abruzzo. Parametri che, ricordiamolo, il Governo nazionale ha il dovere di tenere in considerazione per certificare la classificazione di una Regione. Ancora oggi, invece, nessuno della maggioranza di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, si è degnato di dare spiegazioni o chiedere scusa per ritardi che hanno causato disagi enormi a tutta la cittadinanza, mentre si punta sempre a gettare su altri responsabilità che, prima o poi, loro stessi dovranno prendere.
Intanto, se il Consiglio regionale è stato in grado di dare nuove risorse a sostegno dell’economia abruzzese e del comportato sciistico, il merito va attribuito soprattutto alle opposizioni e al MoVimento 5 Stelle che, contrariamente a quello che il centrodestra continua a fare, ha sempre tenuto un atteggiamento responsabile, evitando di fare ostruzionismo a oltranza per favorire interventi a sostegno del tessuto economico abruzzese. Nelle prossime ore vedremo quali saranno i provvedimenti del Governo nazionale e quale sarà la scelta sia in merito al nuovo DPCM che riguardo alla classificazione dell’Abruzzo. Intanto invito il Presidente Marsilio e la Giunta regionale a lavorare con la giusta serietà. Hanno anche loro doveri di governo, ed è il momento che si assumano tutte le responsabilità del caso, affrontando le conseguenze delle loro decisioni.»

«Se ci fosse Dante immaginerebbe un altro girone dove collocare Marsilio e la sua Giunta: quello degli inconsapevoli. Non abbiamo un governo regionale ma una finzione con interventi umorali, senza senso, che di fatto hanno fatto precipitare la nostra regione tra le peggiori in Italia. Al di là delle zone, ci troviamo di fronte ad una crisi sanitaria, evidente e fuori controllo, senza vaccini antinfluenzali, con provvedimenti economici che non arrivano alle imprese e la coppia Marsilio Sospiri sta scoppiando l’Abruzzo». Così il deputato abruzzese di Italia Viva, Camillo D’Alessandro. «Come parlamentari stiamo facendo ciò che dovrebbe fare la maggioranza di centrodestra che amministra la Regione per venire incontro alle esigenze della prevenzione sanitaria, imprescindibile, da un lato, e alle ragioni economiche della nostra regione. Le prossime ore, anche sulla base dei dati epidemiologici, saranno fondamentali.»