Abruzzo: spiragli per la ripartizione del fondo sanitario

Dopo il passo avanti della Conferenza delle Regioni sulla ripartizione del fondo sanitario nazionale, l’Abruzzo spera in criteri più equi

I criteri della ripartizione dovrebbero cambiare verso una maggiore equità dopo la battaglia intrapresa proprio dall’Abruzzo e dal presidente della Regione Marco Marsilio.

Probabilmente sarà un coefficiente a misurare i costi reali della spesa sanitaria nelle aree interne e montane. Un passo in avanti importante che ha visto unite le regioni cosiddette più fragili. Il caso abruzzese é emblematico. 1,2 milioni di abitanti distribuiti su 10 mila chilometri quadrati, con due terzi di territorio montano.

Il capogruppo FdI in Consiglio regionale rivendica il ruolo dell’Abruzzo in questa battaglia. La breccia sembra essersi aperta, anche se ora dovrà tradursi in fatti concreti.

“Finalmente si è aperta una breccia. – dice Verrecchia – Grazie al lavoro del presidente Marco Marsilio la ripartizione iniqua del Fondo Sanitario Nazionale è al centro del dibattito nella Conferenza delle Regioni. Se prima l’Abruzzo era l’unica voce a denunciare le distorsioni del sistema, oggi si sono unite anche altre regioni. È un problema strutturale che non può più essere ignorato. Riconoscere la necessità di un coefficiente correttivo è un primo passo importante, ma ora auspichiamo che si possa arrivare anche a nuove risorse e a una revisione concreta dei criteri di riparto”.

Verrecchia infine precisa che l’Abruzzo non sta chiedendo un trattamento di favore, ma “il giusto riconoscimento dei costi aggiuntivi che la sanità comporta nelle aree interne e montane”.