Fondi esauriti, chiude “Resto al Sud”. Al via incentivi “Acn” e “Resto al Sud 2.0”. Dal 15 ottobre lo stop alle agevolazioni per l’Abruzzo e le altre regioni
Lo stop dal 15 ottobre, quando aprirà lo sportello per le nuove agevolazioni a sostegno della nascita e dello sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali. La misura riguarda le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel cratere sismico del Centro Italia.
Dal 15 ottobre chiude lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per “Resto al Sud” e dalla stessa data sarà operativo lo sportello per quelle relative alle misure “Autoimpiego Centro-Nord” e “Resto al Sud 2.0”, introdotte dal decreto Coesione nel 2024. Lo stabilisce
una circolare del Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio, pubblicata in Gazzetta ufficiale.
Come si legge nel documento, alla luce della nota inviata il 19 settembre da Invitalia “sull’imminente esaurimento dei fondi disponibili”, è stata “comunicata l’esigenza di procedere alla chiusura” dal 15 ottobre dello sportello agevolativo “Resto al Sud”, l’incentivo nato per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali in
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nel cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Pertanto la circolare dispone che, a partire dal 15 ottobre 2025, non sia consentita la presentazione delle domande per l’ammissione ai benefici.
Il decreto Coesione l’anno scorso ha introdotto due interventi divisi per aree territoriali: “Autoimpiego Centro Nord” e “Resto del Sud 2.0”. Beneficiari sono giovani under 35,
in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, oppure inoccupati, inattivi e disoccupati o ancora disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori Gol.
Sono previsti finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze o veri e propri sostegni
all’investimento attraverso voucher ed interventi in regime de minimis.
