Per la Roma – Pescara non ci sono le coperture e quindi per il presidente della Regione Marco Marsilio la spesa va classificata come militare e sono in corso trattative
Marsilio ha svelato, dopo l’incontro a Bruxelles con il commissario europeo ai trasporti, che c’è una trattativa con il governo Meloni per inserire la ferrovia Roma – Pescara all’interno della strategia di mobilità militare per poterla classificare come spesa militare e trovare più risorse per completare più velocemente il raddoppio e la velocizzazione della linea.
Caso che arriva in commissione vigilanza. Il costo dell’intera opera é di 10 miliardi con l’obiettivo finale di ridurre i tempi di percorrenza da 3 ore e 40 minuti a circa due ore e mezza. Ma per le opposizioni per un’opera di tale portata servono chiarezza e ascolto dei territori.
I primi due lotti sono già partiti e disegnano un tracciato di 13 km tra Brecciarola e Scafa da finire entro il 2027 con 450 milioni senza calcolare espropri e progetti.
In tutto questo ci sono anche le posizioni dei sindaci e soprattutto la mancanza di ristori promessi ai Comuni. Insomma le opposizioni chiedono chiarezza sullo stato dell’arte del progetto e sulle risorse, quante sono disponili e quante ne mancano. Il presidente Marsilio parla di opera strategica e spera, afferma, di poter dare delle buone notizie in tal senso. L’opera è costosa ma questo non significa che le risorse vanno trovare tutte nello stesso momento, quella della spesa militare per lui potrebbe essere un’ottima soluzione.
