Sono ben 190 le e-bike sequestrate dalla Finanza in diverse località dell’Abruzzo: il marchio CE è stato apposto indebitamente
Le 190 biciclette a pedalata assistita hanno un valore complessivo di oltre 240.000 euro. L’operazione è stata messa a segno dagli uomini della Guardia di Finanza della Tenenza di Roseto degli Abruzzi. L’obiettivo è contrastare l’immissione sul mercato di prodotti non conformi e integranti il reato di frode nell’esercizio del commercio, sanzionata e punita dal Codice Penale.
L’operazione è scattata da alcuni elementi indiziari, su tutti il prezzo di vendita notevolmente ridotto rispetto a prodotti analoghi. Le bici a pedalata assistita sono state sequestrate in alcuni esercizi commerciali delle province di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno. Il CE era stato apposto indebitamente, in maniera da indurre in inganno i consumatori circa l’origine e la qualità del prodotto.
Infatti le biciclette a pedalata assistita sono prodotti soggetti alla marchiatura CE indicata dallo specifico regolamento che recepisce la direttiva europea 2006/42/CE (cd. Certificazione macchine). Il marchio tutela l’interesse pubblico connesso alla sicurezza dei prodotti mediante il rilascio di una certificazione da parte di organismi autorizzati a valutarne l’idoneità per l’immissione sul Mercato Europeo.
La vendita di prodotti con marcatura CE apposta indebitamente può esporre il consumatore a vari rischi di natura meccanica che potrebbero compromettere la regolare circolazione della biciletta. Senza contare l’elevato rischio derivante dall’utilizzo di componenti elettriche non testate e/o certificate.
Al termine delle attività i finanzieri hanno proceduto complessivamente al sequestro di 190 biciclette destinate alla vendita, e alla segnalazione del titolare/legale rappresentante dell’azienda alle competenti Procure della Repubblica di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno.
