Abruzzo: bollette, i costi dell’energia mettono in crisi la filiera agroalimentare

Anche il comparto agroalimentare dell’Abruzzo è in grande sofferenza. Franco Pescara, segretario generale della Fai Cisl Abruzzo e Molise, punta il dito sulla politica e sulla corsa alle elezioni: “In questa assurda ed incomprensibile campagna elettorale, purtroppo, si sentono e leggono solo vecchi e noti slogan vuoti rispetto alla situazione economica ed occupazionale attuale”

“Non si interessano, i politici al fatto che metà degli aventi diritto, non votano. Sanno benissimo che, con questa legge elettorale, molti saranno eletti senza preferenze. Così non pensiamo al futuro positivo collettivo, ma ad un futuro positivo per i pochi”.

Da mesi il settore alimentare sta denunciando le forti difficoltà che sta vivendo. “E’ incomprensibile – prosegue Pescara – il ritardo nel trovare, insieme aziende, sindacato ed istituzioni, le giuste e doverose risposte. Le aziende, agricole e alimentari non hanno lunga vita con questi assurdi costi che, ricordiamo dal 2021, stanno distruggendo il lavoro. Le aziende esistono se ci sono i lavoratori e viceversa”, dice Pescara, che poi incalza “Nel frattempo, per non farci mancare niente, c’è un invasione di prodotto alimentare estero. Una buona notizia ci è giunta dalla Basilicata, con l’iniziativa di tagliare in parte il costo della bolletta del gas: Abruzzo e Molise possono fare qualcosa di simile. Anidride carbonica, imballaggi, tappi ed etichette sono scarsamente trovabili, e sono fondamentali per l’industria alimentare, cosa aspettiamo ad intervenire?”.