Abruzzo, Asl ancora in difficoltà per le liste di attesa “ex post”, tranne Teramo

Tra gennaio e maggio 2025, in Abruzzo sono state erogate 40.011 prestazioni ambulatoriali in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. Se questa tendenza dovesse proseguire nei prossimi mesi, si stima una perdita complessiva di circa 100mila prestazioni sanitarie entro fine anno nelle 4 Asl

A lanciare l’allarme è la commissione Sanità del Circolo PD di Pescara Porta Nuova, che ha analizzato i report mensili pubblicati dalle quattro ASL abruzzesi, relativi alle liste d’attesa “ex post” (cioè riferite ad attività già svolte). Il confronto è stato effettuato su un totale di 64 tipologie di prestazioni ambulatoriali, di cui 14 prime visite specialistiche e 50 esami diagnostici (tra cui ecografie, TAC e risonanze magnetiche). ASL di Chieti: da 94.205 prestazioni nei primi cinque mesi del 2024 a 82.543 nel 2025, con una flessione del 12,38%. ASL dell’Aquila: passa da 69.879 a 58.676 prestazioni, segnando un calo del 16,03%. ASL di Pescara: la riduzione più marcata, con un calo del 20,63%, da 67.154 a 53.328 prestazioni. In controtendenza rispetto al resto della regione, la ASL di Teramo registra un lieve incremento: 595 prestazioni in più rispetto ai primi cinque mesi del 2024. Tuttavia, permangono criticità nei tempi d’attesa, in particolare per ecografie e visite oculistiche e dermatologiche.

“ I risultati che stiamo ottenendo nella nostra ASL sono frutto di un lavoro strutturato e continuo, portato avanti con grande impegno da tutto il personale. In particolare – spiega il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia (nella foto) – abbiamo messo in campo una serie di azioni mirate per migliorare l’erogazione delle prestazioni sanitarie e rispondere in modo più efficace ai bisogni dell’utenza. L’aumento delle sedute ambulatoriali, il rafforzamento dell’organico nelle attività di front office e l’attivazione dell’ufficio “recall” – che ci consente di recuperare prestazioni non effettuate o disdette – sono stati interventi decisivi. Grazie a queste misure, siamo riusciti a recuperare mediamente circa 7.000 prestazioni l’anno. Un altro ambito su cui stiamo lavorando con i medici di medicina generale riguarda il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse sanitarie e garantire prestazioni mirate e necessarie”.

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.