A24 e A25: verso il ritorno della gestione a Strada dei parchi

Si avvicina il reintegro della ex concessionaria Strada dei Parchi Spa, dal primo gennaio 2024, nella gestione delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25

Lo prevede un emendamento della maggioranza di centrodestra inserito ieri sera nel Decreto Anticipi. Il provvedimento è in discussione in Senato. L’emendamento è a firma dei relatori, i senatori Claudio Borghi, della Lega, Vita Maria Nocco di FdI e Dario Damiani di FI. Strada dei parchi subentrerebbe nei contratti firmati da Anas, tornata a gestire la tratta dal primo agosto del 2022 in seguito alla revoca in danno decisa dal governo Draghi il 7 luglio del 2022, con conseguente abrogazione del decreto poi convertito in legge.
L’emendamento presentato prevede anche l’azzeramento di ogni controversia tra lo Stato e la società del gruppo industriale abruzzese Toto, al quale viene riconosciuto un indennizzo di 500 milioni di euro, a compensazione dei debiti nei confronti di Anas in cambio della rinuncia all’ulteriore risarcimento miliardario stabilito in circa 2,3 miliardi di euro, stimato in circa un miliardo di euro.
Il provvedimento, in discussione al Senato e da convertire in legge entro il prossimo 18 dicembre, è destinato a determinare una svolta in una vicenda caratterizzata da oltre cento controversie legali tra le parti. Con il ritorno in sella Sdp tornerebbe in bonis visto che il 14 e 15 dicembre prossimi l’assemblea dei creditori approverà il piano per uscire dal concordato al 100% al quale la ex concessionaria aveva dovuto dare ricorso dopo la revoca.

Nella relazione illustrativa della norma si spiega che “in considerazione delle criticità riscontrate nell’applicazione della procedura di risoluzione del rapporto concessorio” delle tratte autostradali A24 e A25, si interviene “con disposizioni urgenti al fine di disciplinare il percorso di reintegro della Strada dei Parchi” nella stessa concessione.
La relazione ricorda che il provvedimento di risoluzione del rapporto concessorio è stato contestato dalla società Strada dei Parchi che ha attivato una serie di contenziosi
contro le amministrazioni competenti. Attualmente i contenziosi instaurati da Strada dei parchi nei confronti del ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono circa 100. Anche per questo è “legittimata la scelta operata dallo Stato di transigere in via normativa e in modo definitivo le controversie pendenti mediante il versamento di una somma di importo corrispondente a quella indicata nell’ordinanza cautelare del Tribunale di Roma adottata il 18 luglio 2023”. Concessionario e concedente dovranno sottoscrivere un piano economico e finanziario che preveda, tra l’altro, “l’invarianza dei livelli tariffari rispetto a quelli applicati al 31 dicembre 2017 per l’intero periodo residuo della concessione”, e “l’inserimento di una spesa annua pari a 40 milioni di euro per manutenzioni ordinarie, quantificata al fine di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza delle infrastrutture”.