A Pescara confronto partecipato sul turismo e l’Abruzzo

In tanti all’Auditorium Flaiano di Pescara hanno assistito al convegno “Il turismo e l’Abruzzo – sfide e prospettive” , organizzato da Confcommercio Abruzzo

L’evento è stato pensato come appuntamento di ampio respiro, in grado di andare oltre i confini regionali attraverso gli interventi di importanti relatori di caratura nazionale.

Oltre al direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara, hanno partecipato all’incontro anche il vicepresidente della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Aldo Cursano, il presidente nazionale del SIB (Sindacato Italiano Balneari) Antonio Capacchione, il direttore generale di Faita Federcamping Marco Sperapani e l’assessore al Turismo della regione Abruzzo Daniele D’Amario.

Al convegno è seguita una tavola rotonda sul tema “L’Abruzzo come destinazione da scoprire nel mercato turistico”, alla quale hanno preso parte, oltre ai relatori, anche il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, da remoto, Luigi D’Eramo, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e Marco Marsilio, presidente della Giunta regionale.

L’obiettivo generale dell’iniziativa era fare il punto sull’andamento del turismo regionale, ma anche gettare le basi per le strategie di sviluppo da porre in essere nei prossimi anni.

La questione balneare connessa alla direttiva Bolkestein, l’enogastronomia come traino per le destinazioni, il turismo all’aperto con le sue strutture ricettive e il mondo dell’ospitalità alberghiera. E poi infrastrutture, destagionalizzazione, marketing. Sono stati tanti i temi sviluppati questa mattina a Pescara. Il convegno è stato organizzato da Confcommercio Abruzzo, con il patrocinio della Camera di Commercio di Chieti Pescara e della Regione Abruzzo, la compartecipazione di Federalberghi, Fipe, Faita e Sib e il supporto di diversi sponsor.

“Come Confcommercio abbiamo voluto organizzare questo evento per tracciare un bilancio sul turismo regionale e per porre le basi delle strategie per far crescere la presenza turistica nella nostra regione – ha evidenziato il presidente di Confcommercio Pescara e presidente Sib Balneari Abruzzo, Riccardo Padovano. – Ci sono questioni fondamentali per lo sviluppo del turismo regionale: le infrastrutture e i trasporti, l’aeroporto, le aree portuali, l’alta velocità, il rilancio dell’entroterra che con le sue ricchezze può impreziosire l’offerta turistica abruzzese, il turismo di ritorno che deve divenire un costante serbatoio di arrivi nella nostra terra. E poi il futuro dei balneari, in considerazione del fatto che ad oggi gran parte delle presenze della nostra regione è legato al mare. E infine, la formazione, perché  senza le risorse umane è impossibile pensare  a una crescita. Questi sono tutti temi importanti per il futuro delle nostre imprese su cui ci aspettiamo risposte dalla politica regionale”.

Al convegno è intervenuto da remoto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, che proprio sulla questione balneare ha dichiarato “chi ha promesso molto deve mantenere. Il tavolo del governo ha accertato insieme alle categorie che la risorsa non è scarsa. Bisogna dirlo a Bruxelles, e il governo deve essere coraggioso”.

L’intervento di Marco Sperapani, direttore generale di Faita Federcamping, è stata l’occasione per scattare una fotografia del turismo all’area aperta, che negli ultimi 10 anni, e in particolare da dopo il Covid, sta vivendo una fase di costante crescita:

“Negli ultimi anni il concetto di campeggio è molto cambiato. Parliamo di un milione 350 mila posti letto, 60 milioni di presenze, 11 milioni di arrivi e oltre 2 mila imprese. Parliamo di solo l’1 per cento di strutture all’aria aperta che riescono a generare il 25 per cento dei posti letto totali, il 16 per cento delle presenze e il 10 per cento degli arrivi. Dunque poche imprese che generano tanto a dimostrazione che è un comparto che sta sempre più diventando importante”.

L’assessore regionale al Turismo, Daniele D’Amario, ha illustrato i dati del 2023.

“I dati del 2023 ci dicono che l’Abruzzo ha vissuto, rispetto al 2022, una crescita del 9,8 per cento delle presenze, ha illustrato l“un numero che dimostra che la strada intrapresa che punta sul mare, ma anche sulla valorizzazione dei borghi, sullo sport, sui parchi, sull’enogastronomia, è quella giusta”.