Tredici morti sul lavoro nei primi otto mesi del 2025 in Abruzzo, un dato stabile rispetto allo scorso anno
Ma aumentano gli infortuni (7.744) e, soprattutto, le malattie professionali, cresciute del 17,3% con 5.806 casi denunciati. Numeri che, come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mostrano quanto “la sicurezza sul lavoro resti un diritto inalienabile troppo spesso negato”. A Campli, dove si è celebrata la 75ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, l’Anmil ha denunciato la distanza tra le norme e la realtà dei cantieri, dei campi e delle fabbriche.
“Siamo ancora di fronte a un cambiamento che non arriva – ha detto il presidente provinciale Nicola Marcozzi – e ogni morte rappresenta una ferita per l’intera Nazione.”
Alla cerimonia di Campli, tra sfilate e momenti commemorativi, sono state raccontate molte storie che ricordano come il tema della sicurezza non sia mai un capitolo chiuso anzi a preoccupare il dato in aumento delle malattie professionali.
Tra i temi emersi anche le difficoltà economiche dell’Anmil , che vanta crediti per oltre 11 milioni di euro non ancora saldati dal Ministero del Lavoro.
“Da anni anticipiamo i ritardi dei fondi – ha aggiunto Marcozzi – e siamo costretti a ridurre personale e attività sul territorio.”
Tra ricordi e testimonianze, da chi è rimasto invalido a chi ha perso un familiare, la giornata ha ribadito un messaggio chiaro: il traguardo dello zero morti sul lavoro è ancora lontano.
