L’Aquila, progetto Case: ancora tanti nuclei familiari dal Lazio e dall’Abruzzo

Mentre ci s’interroga sul futuro  del progetto Case costruito dopo il sisma all’Aquila, questo immenso patrimonio immobiliare provvisorio continua a essere un importante punto di riferimento non soltanto per gli aquilani che hanno le abitazioni inagibili, ma anche per i territori colpiti dai sismi del 2016 e del 2017.

Sono 19 i nuclei familiari laziali (Amatrice soprattutto) ospitati negli alloggi del progetto Case realizzati dopo il sisma del 2009 e 124 le famiglie che provengono dall’Abruzzo, la maggior parte da Campotosto, Montereale e Capitignano, i tre Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017. Gli alloggi sono messi a disposizione grazie a una convenzione tra Comune dell’Aquila e le Regioni Lazio e Abruzzo, che ne sostengono le spese.

Infine, sono ancora 2.500 i nuclei famigliari dell’Aquila ospitati nel progetto Case e nei Map.

A fare il quadro della situazione del patrimonio immobiliare provvisorio è l’assessore all’Assistenza alla popolazione, Francesco Bignotti, che sollecita anche un altro ragionamento su cui bisognerà concentrarsi in futuro: il destino da riservare a un immenso patrimonio immobiliare, nato come provvisorio e molto costoso dal punto di vista della manutenzione e della gestione per le esigue casse del Comune dell’Aquila. Verrà smantellato (con ingenti costi)? Oppure al contrario, dovrà essere valorizzato (con altrettanti investimenti)?

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Marianna Gianforte: