Natale a tempo per i Birmingham-Trevallion: questa mattina la cosiddetta famiglia nel bosco ha passato due ore e mezza insieme nella struttura protetta di Vasto, dove da più di un mese vivono i tre figli della coppia angloaustraliana insieme a mamma Catherine
Questa mattina nella casa famiglia di Vasto anche papà Nathan ha trascorso del tempo con la moglie Catherine e i suoi tre figli: un incontro autorizzato dalla direzione della struttura di accoglienza.
Il ricongiungimento della famiglia neorurale dipenderà dall’esito della verifica psichica dei due genitori, unitamente a un’indagine psicodiagnostica sui tre figli, secondo quanto stabilito dal Tribunale dei minori dell’Aquila, che ha nominato come consulente tecnica d’ufficio la psichiatra Simona Ceccoli, alla quale l’incarico sarà conferito il 5 gennaio. La consulente avrà 120 giorni di tempo per portare a termine il lavoro assegnatole, mentre il servizio sociale avrà il compito di trasmettere una relazione aggiornata sui passi in avanti compiuti dai genitori e dai tre bambini, che, secondo quanto rilevato da una prima valutazione, non saprebbero né leggere né scrivere.
Matteo Salvini: «Violenza istituzionale, i giudici si mettano una mano sulla coscienza»
Sulla vicenda è tornato a esprimersi ancora una volta il vicepremier Matteo Salvini.
«Buon Natale dal profondo del cuore, amici e amici, buon Natale quasi a tutti, perché a Natale bisognerebbe essere più buoni, così dicono. Ma oggi c’è qualcuno che è meno buono di altri e in questi minuti è in corso un atto di violenza e di cattiveria gratuita istituzionale, dello Stato italiano nei confronti di una famiglia, di una mamma, di un papà e di tre bambini. Io sto andando a fare il pranzo di Natale con la mia mamma e il mio papà, di 79 e 80 anni. Ebbene, qualcuno, in provincia di L’Aquila, invece in questi minuti è invece diviso, è lontano perché il papà dei bimbi del bosco aveva due ore e mezzo per stare in famiglia questa mattina, ma poi basta, niente pranzo di Natale perché non se lo meritava.
Così hanno scelto i giudici del tribunale de L’Aquila e gli assistenti sociali. Per me è una vergogna. Lo posso dire in una giornata di festa, se non per tutti, per tanti? Separare quei tre bambini dalla mamma e dal papà anche nel giorno di Natale è un atto di una violenza, di una arroganza, di una cattiveria gratuita, secondo me vergognosa e incommentabile. Non entro nel merito delle scelte di vita, di amore, di educazione, di crescita di quei genitori. Però i bimbi non appartengono allo Stato ma al cuore, all’affetto della loro mamma e del loro papà.
Quindi buon Santo Natale, in particolare a chi è da solo. Ma, signori giudici, mettetevi una mano sulla coscienza perché almeno il giorno di Natale un atto di generosità e di rispetto ve lo potevate regalare. Un abbraccio a quel papà, a quella mamma e a quei bimbi. Dico loro: non siete soli e non avremo pace finche’ non tornerete a essere famiglia.»