L’Aquila, garante detenuti: presidio all’Emiciclo

Sit-in di protesta questa mattina davanti al Palazzo dell’Emiciclo, a sostegno della nomina da parte del consiglio regionale del garante dei detenuti abruzzesi e, in particolare, della candidata radicale Rita Bernardini.

A protestare per uno stallo che dura da anni Rifondazione comunista, Amnistia giustizia e libertà, Sel e le rappresentanze di diverse associazioni tra cui Teramo nostra, Pescara puntozero, Possibile L’Aquila, 3e32/ CaseMatte L’Aquila, in concomitanza con la seduta dell’assemblea che, tra gli atri punti all’ordine del giorno, prevede anche quello relativo alla nomina del Garante dei detenuti. Una legge – quella istitutiva del Garante – inapplicata da cinque anni, su cui adesso l’Europa minaccia commissariamento.

Il problema maggiore, secondo il vicesegretario regionale Mario Mazzocca, sta nello strumento che la legge italiana prevede per la nomina del garante, ossia una votazione a maggioranza qualificata sine die.

Metodo o meno, chissà se i detenuti rinchiusi nelle carceri abruzzesi riusciranno priam o poi ad avere il loro garante, la figura cioé che deve difenderli dagli abusi e tutelare i loro diritti. Una questione politica che si sta trascinando di consiglio in consiglio regionale e che ha già fatto diventare l’Abruzzo un caso nazionale.

Al sit-in presenti anche Maurizio Acerbo, componente della direzione nazionale di Rifondazione comunista, e Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia, giustizia e libertà Abruzzi.

Intanto, il Presidente Giuseppe Di Pangrazio, ha chiesto in apertura della seduta odierna del Consiglio regionale di osservare un minuto di silenzio per le vittime degli attacchi terroristici avvenuti in Florida nella citta’ di Orlando.

AGGIORNAMENTO: Anche nella seduta di oggi la nomina del Garante e’ stata rinviata