Terremoto: dal dl agricoltura opportunità di sviluppo sostenibile nel cratere

Con il dl agricoltura sono molte le opportunità di sviluppo sostenibile che avranno i territori del cratere per il sisma 2016: lo afferma il commissario Guido Castelli

Così in una nota, che pubblichiamo di seguito, il commissario per il sisma 2016, Guido Castelli, che annuncia opportunità di sviluppo sostenibile per i territori del cratere.

«Grazie all’approvazione del Decreto Agricoltura, il nostro Laboratorio dell’Appennino centrale ha a disposizione maggiori elementi per poter sviluppare le misure per il rilancio sostenibile del territorio e contrastare le crisi climatica e demografica. Infatti, con il divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra e di aumento della estensione di quelli già esistenti, nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici, si assicura la salvaguardia del settore primario, strategico per il nostro Paese e per l’area del cratere in particolare.»

La tematica contenuta nel Dl Agricoltura risale al 2021 e apriva il dibattito sul rischio di compromettere gli sforzi sia per lo sviluppo delle energie rinnovabili che dell’agricoltura, affrontato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

«Si tratta di una questione particolarmente sentita nell’Appennino centrale, dove si sta sviluppando un laboratorio che promuove la coesistenza armonica tra uomo e natura, coniugando in modo pragmatico l’ambiente e il rilancio economico e sociale. Nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici, grazie al divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra e di aumento della estensione di quelli già esistenti, si assicura la salvaguardia del settore primario, strategico per il nostro Paese e per l’area del cratere in particolare. Allo stesso tempo si indirizza in modo chiaro lo sviluppo delle energie rinnovabili con gli impianti fotovoltaici che possono essere installati in cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale, aree interne ad impianti industriali. Inoltre sono fatti salvi gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del Pnrr e quelli relativi a progetti di agrovoltaico, ovvero gli impianti che permettono l’utilizzo agropastorale contestualmente alla produzione di energia.
Il provvedimento permetterà anche alle 22 Cer, comunità energetiche rinnovabili, finanziate nel cratere, di svilupparsi in un quadro certo, assicurando il rispetto del territorio e delle imprese agricole con l’energia rinnovabile. Inoltre ora si hanno riferimenti certi per sviluppare misure innovative che coniughino il rilancio economico e sociale e il contrasto alle crisi climatiche e demografiche.»

Anna Di Giorgio: