Pescara: sgomberata dopo 116 giorni famiglia Alanno in tenda

Dopo 116 giorni in tenda, sotto il Comune di Pescara, è stata sgomberata la famiglia di Alanno protagonista di una vera e propria odissea abitativa. Tolte le tende, però, i componenti non si arrendono: dormiranno all’aperto.

“Dopo 116 giorni in tenda, in attesa che il Prefetto ci ricevesse, polizia municipale e Digos ci hanno sgomberato”, così la famiglia di Alanno che viveva e dormiva in tenda proprio sotto il Comune di Pescara. I componenti della famiglia, Alessandra Marsilii e il marito Francesco Roberto Cucinotta che con i loro tre figli dimoravano nella tenda in piazza Italia si sono trovati a dover sgomberare il prato di piazza Italia dove stavano cercando di sottoporre all’attenzione pubblica la loro situazione. Naturalmente i protagonisti della odissea abitativa che va avanti da mesi, non hanno opposto resistenza: hanno tolto la tenda e altro materiale, ma hanno anche assicurato che, comunque, rimarranno lì. Dormiranno all’aperto. Chiedono di parlare con il Prefetto di Pescara. La loro casa di proprietà di Alanno, come noto, è stata dichiarata inagibile per via delle infiltrazioni dovute a un canale di scolo di proprietà del Comune che passa sul terreno dei Cucinotta senza che loro “abbiano mai dato il permesso”. Alla famiglia è stata assegnata una casa popolare ad Alanno ma inizialmente, ha spiegato Alessandra, le condizioni non erano tali da viverci soprattutto alla luce di muffa e umidità che certo bene non fanno a uno dei tre figli che soffre di asma. Roberto spiega, inoltre, che pur essendo stati rassicurati sui lavori per migliorare la vivibilità dell’alloggio popolare di Alanno, nonostante abbia chiesto tramite avvocato le certificazioni sulla ristrutturazione della casa popolare in questione, le certificazioni dopo 15 giorni, però, non sono ancora arrivate nelle mani della famiglia Cucinotta.

“Sono 116 giorni che attendiamo di parlare con il Prefetto di Pescara, – dice Roberto – ma noi, nonostante abbiamo dovuto togliere la tenda, gli striscioni e altro materiale, continueremo a stare qui.”

Una odissea dal sapore amaro per la famiglia Cucinotta. Se hanno, infatti, durante la loro permanenza in piazza Italia e di fronte alla Prefettura, ricevuto la solidarietà dei cittadini, forse non così è stato da parte delle Istituzioni. Almeno una parola di conforto e di confronto, anche alla luce di 116 giorni trascorsi in una piccola tenda, con tre figli giovanissimi e due genitori che di certo non si arrendono.

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Antonella Micolitti: