L’Aquila, in 45mila al “Jazz italiano per le terre del sisma”

Una giornata di musica, colore e buon cibo quella della terza edizione del “Jazz italiano”, che quest’anno è diventato “Jazz italiano per le terre del sisma”.

Un evento nato all’Aquila e per L’Aquila tre anni fa, da un’idea del ministro della Cultura Dario Franceschini e del grande jazzista Paolo Fresu, e diventata un appuntamento di solidarietà e cultura fisso e itinerante. Partito sabato con un concerto in quello che sarà il futuro polo culturale di Amatrice, ieri c’è stata la cerimonia ufficiale di apertura alla fontana delle 99 Cannelle in centro storico all’Aquila.

Anche il ministro Franceschini ha voluto partecipare, dando il via a 12 ore di musica e spettacolo, arricchite anche dagli artisti della street parade. E Franceschini, che ha ricordato il dramma post-sisma dell’Aquila e le ragioni che hanno portato alla nascita del “Jazz italiano per L’Aquila”, ha voluto assicurare su una futura quarta edizione della manifestazione per l’anno prossimo.

Almeno 45mila secondo gli organizzatori le persone che si sono riversate nel centro storico cittadino nella giornata di ieri, 750 gli artisti di tutta Italia che si sono esibiti gratuitamente dalle 11 a mezzanotte, con il grande concerto di Mario Biondi davanti alla Basilica di Collemaggio. Soddisfatto Paolo Fresu, da tre anni direttore artistico della kermesse.

Decine i concerti che si sono tenuti dentro i palazzi storici restaurati e più belli della città, come palazzo Natellis, o palazzo Lucentini-Bonanni. E poi nelle chiese, come la basilica di San bernardino e la chiesa di San Giuseppe Artigiano, sulla scalinata di San Bernardino e al parco del Castello.

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