Dal palco di Lanciano Fiorella Mannoia lancia un appello per Gaza: «Necessario fermare Erode». Standing ovation del pubblico
A Gaza si sta «usando la fame come arma di guerra», è uno dei «più grandi infanticidi della storia» ed è necessario «fermare Erode». Queste le parole di Fiorella Mannoia dal palco di Lanciano (Chieti). Durante la sua esibizione, la cantante è intervenutoa su quanto sta accadendo in Medio Oriente, generando la standing ovation del pubblico, subito prima di interpretare “Il peso del coraggio”. Un tema su cui l’artista è tornata anche alla fine del concerto, ai saluti finali, indossando una maglia nera con la scritta ‘Free Gaza’ e intonando a cappella “Il disertore” di Boris Vian, per poi salutare tutti al grido di “Palestina libera”.
Lo spettacolo si è svolto ieri al Parco Villa delle Rose di Lanciano, dove ha fatto tappa il tour “Fiorella Sinfonica – Live con Orchestra”.
Nel contestare i “potenti del mondo” su Gaza, l’artista ha detto di essere consapevole che “la mia presa di posizione e quella del pubblico che applaude non sortirà effetti, ma è comunque un modo per dire ‘non nel mio nome'”. Mannoia ha parlato anche di disobbedienza, quando, prima di intonare”Disobbedire”, ha scattato una foto con uno striscione portato dal pubblico con la scritta “Abbiamo il diritto e il dovere di disobbedire”.
Sul palco anche uno striscione di Emergency, con il ricordo di Gino Strada e il ringraziamento a tutti gli operatori impegnati sul campo. Mannoia ha parlato anche del lavoro della fondazione “Una, nessuna, centomila” e ha urlato il suo ‘no’ alla violenza sulle donne.
«Ci sono canzoni per i piedi che fanno ballare, canzoni per il cuore che fanno innamorare e canzoni per la testa, che fanno pensare», ha detto Fiorella Mannoia.
Da “Mariposa” a “Che sia benedetta”, da “In viaggio” a “Sally”, da “Quello che le donne non dicono” a “Il cielo d’Irlanda”, Fiorella Mannoia per due ore ha incantato il pubblico di Lanciano.