L’Aquila, Intecs chiude e licenzia 70 ricercatori

La Intecs chiude e lascia L’Aquila. Lo stabilimento aquilano dell’ex centro di ricerca Technolabs – fiore all’occhiello di quello che un tempo era il Polo elettronico dell’Aquila – alla fine verrà smantellato.

Con buona pace dei 70 lavoratori – tutti ricercatori e alte professionalità, 120 nel 2012 – che da anni aspettano la risoluzione di una vertenza estenuante. Addio al laboratorio di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni, e questa volta non ci sono margini di trattativa: ad annunciarlo direttamente al vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, senza nemmeno passare attraverso i sindacati e le Rsu, è l’azienda stessa. Dura l’accusa dei i sindacati Fiom – Cgil: “In questi anni – denunciano – l’azienda non ha portato nulla, facendo massiccio ricorso all’uso degli ammortizzatori sociali e ai licenziamenti”.

Sulla vertenza ieri è intervenuta anche la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso, che ha accusato la Intecs – presente con altri stabilimenti in Italia – da un lato di partecipare al tavolo della Regione sui percorsi d’innovazione tecnologica e dall’altro di mettere in campo 70 licenziamenti.

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