Pescasseroli, il Ministro Costa in visita alla sede del PNALM

“Abbiamo stanziato per la prima volta nella storia dei parchi nazionali oltre 85 milioni di euro”. Ad affermarlo il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, oggi a Pescasseroli per incontrare i vertici del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

“Lo abbiamo fatto perché questi parchi nazionali devono diventare i punti di riferimento di un diverso modo di concepire la tutela della natura, che coniughi il green, ma anche il turismo ecocompatibile e la stessa tutela, che è la cosa più importante”.

“Abbiamo in animo, con la legge di stabilità, di costituire le zone economiche ambientali per i parchi. Quindi vuol dire dare un di più non solo in termini economici, ma anche normativi, alle persone che vivono nei Parchi”. “La nuova governance, ha affermato ancora, è una scelta che ho fatto io insieme ai presidenti delle tre regioni, Abruzzo, Lazio e Molise, non dimentichiamo la complessità di questo Parco, che si articola in tre regioni. Non ho dovuto proprio trattare o negoziare, cioè i tre presidenti, pur avendo colori e appartenenze diverse, hanno subito visto i nomi e gradito sia il presidente sia il direttore, quest’ultimo esclusiva competenza mia, che però ho condiviso. Questo vuol dire che c’è la voglia e anche l’aspettativa di grandi cose”.

Visita istituzionale del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, oggi a Pescasseroli, alla sede del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, per incontrare il nuovo presidente, Giovanni Cannata, già rettore dell’Università del Molise, nominato dallo stesso Costa con Decreto dell’8 ottobre scorso. Oggi l’insediamento di Cannata, con l’incontro della Comunità del Parco, del Consiglio Direttivo e dei dipendenti dell’Ente, presente il direttore, Luciano Sammarone. ”

Tra le cose più urgenti da affrontare c’è l’approvazione del Piano del Parco” ha detto Cannata all’ANSA parlando delle priorità, sottolineando poi la necessità di “lavorare su tutte le tematiche inerenti la conservazione, ma anche la valorizzazione” del territorio del Parco, dal punto di vista economico, sociale e culturale, per individuare le migliori strategie per “coniugare la mera conservazione con il processo di valorizzazione di questa bellissima realtà”.