Pescara: bocciato il panino a scuola, si aspetta la mensa

mensa scolastica

Dopo che la Corte Suprema ha bocciato la possibilità di portare il pasto da casa, anche agli alunni delle scuole di Pescara non resta che attendere l’avvio del servizio di refezione scolastica, previsto per il 23 settembre.

 

La questione, vecchiotta, è ancora nota come “panino a scuola”. La sentenza però è quasi nuova e soprattutto è definitiva e vale per tutto il Paese. A scuola, a pranzo, o si mangia a mensa o non si mangia: nessuno, bambino o ragazzo che sia, può portarsi il pasto da casa, pure se preparato dalle amorevoli cure di mammà. Il tempi del panino da stozzare e dello scambio di merende sono belli che finiti, lo ha decretato la Corte Suprema, una volta per tutte. Il che significa che fino a quando non sarà operativo il servizio mensa, anche nelle scuole a tempo pieno in cui l’anno scolastico inizia tra il 10 e il 16 settembre, gli alunni potrebbero dover entrare la mattina, uscire per pranzo e poi rientrare al pomeriggio, almeno fino al 23 settembre. È quella la data in cui la Serenissima riprenderà ad erogare i pasti, servizio “ereditato” dalla Cir Food dopo lo scandalo dei bambini intossicati.

Ieri il vicesindaco di Pescara, che è anche assessore alla Pubblica istruzione, ha incontrato i dirigenti scolastici: “Ci siamo trovati tutti d’accordo – ha detto Santilli – la sentenza va rispettata”.

Ricordiamo che, a Pescara, La Serenissima, vincitrice dell’appalto, si occuperà della refezione scolastica fino al 2021.