Dragaggio Porto di Pescara, Lolli scrive a Toninelli

Dragaggio Porto di Pescara, il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, scrive al ministro Danilo Toninelli per sollecitare l’intervento del Governo sullo svuotamento della vasca di colmata.

Una delle chiavi ritenute utili a risolvere i problemi dello scalo di Pescara, da anni alle prese con l’insabbiamento tipico di un porto fluviale,  risiede nella vasca di colmata, che dovrebbe contenere le sabbie prelevate nei vari dragaggi ma custodisce ancora quelli estratti nel 2014. La vasca, se svuotata, potrebbe essere utilizzata con regolarità, così come regolari dovrebbero essere dragaggio e manutenzione dei fondali. Al momento, e da un bel pezzo, i dragaggi non si fanno e la vasca resta piena. Peggio non potrebbe andare. E infatti, ed è notizia di ieri, i pescherecci sono tornati ad incagliarsi, tanto che ora devono utilizzare il porto di Ortona. Per tamponare l’emergenza, Enzo Del Vecchio, dell’ufficio di presidenza della giunta regionale, delegato al porto, ha detto che si sta pensando all’intervento di una “soffiante”, già richiesta a San Benedetto. Si tratta di un tipo di imbarcazione che, anziché asportare i cumuli di sabbia che riducono il pescaggio delle barche, li soffia via spargendoli in giro. Intanto oggi il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ha scritto al ministro Toninelli per sollecitare lo svuotamento della vasca di colmata, operazione in capo al Provveditorato alle opere pubbliche.

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