Teramo, presentazione del film “Le brigantesse”

Sarà presentato domani mattina alle ore 11, a Teramo, il film “Le brigantesse”, dedicato al ruolo delle donne nel fenomeno storico post unitario.

La presentazione avverrà presso la sede dell’associazione Teramo Nostra di Teramo, in via Taraschi 10. Il nuovo film di Bruno Tarallo è tratto da un’idea di Gabriella Rapposelli. Musiche originali di Antonello Guetta. Nel corso dell’incontro verrà proiettato il trailer del film. L’opera punta a ricostruire la verità storica sul fenomeno del Brigantaggio, in particolare sul ruolo delle donne in tale contesto. Alla presentazione del lungometraggio interverranno, tra gli altri, il regista Bruno Tarallo e l’ideatrice Gabriella Rapposelli, che spiegheranno le scelte stitlistiche adottate per raccontare la vita delle donne e delle mogli dei briganti. Il film è accompagnato dalla nota stampa introduttiva di Cristiano Vignali:

“La storia del Risorgimento ha bollato per anni le brigantesse come “drude”, puttane, assassine, invece erano madri, mogli, amanti di briganti, eroine passionali, a volte crudeli ma fiere di combattere per la propria terra e per l’indipendenza del sud. La storia si svolge nel marzo 1861, in Abruzzo, quando Civitella del Tronto era l’ ultimo baluardo Borbonico. Garibaldi avanzava lasciando scie di sangue e centinaia di migliaia di meridionali venivano sterminati dalle truppe sabaude. Cinquantacinque donne patriote, spogliate dei loro cari e di tutti i loro averi dall’esercito piemontese, erano alla macchia per affiancare l’ultima resistenza borbonica… la storia però le chiamò …BRIGANTESSE! Garibaldi da Marsala avanzava decisamente verso la capitale del regno. Dopo la capitolazione di Gaeta il 13 febbraio e la caduta di Messina il 12 marzo, il 20 marzo del 1861 si giunse all’epilogo per l’inesorabile incalzare degli eventi. Scese così il sipario sulla storia militare del regno borbonico. Il Brigantaggio femminile fu la prima forte ribellione allo stato di soggezione delle donne del sud, dette ”napolitane”, ed aderì al movimento politico/sociale di reazione alla condizione di violenza ed oppressione perpetrata contro le popolazioni meridionali”.