Incendi Abruzzo: continua l’impegno nel rogo tra Arischia e Pettino

Da quattro giorni di incessante lavoro i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco sono impegnati nello spegnimento degli incendi in Abruzzo, il più grave dei quali è a Pettino, dove le fiamme sono a 200 metri dalle case.

Ottocento ettari di montagna sono andati in fumo tra Cansatessa e Pettino, frazioni dell’Aquila. Un fronte complessivo di circa 4 km di lunghezza, composto da focolai isolati che non consentono di fare un intervento omogeneo e una lotta attiva alle fiamme. La strategia è quella di isolare i singoli focolai con delle linee tagliafuoco, in orizzontale a valle e in verticale dalla sommità della montagna.

“Non dobbiamo fare arrivare le fiamme nell’abitato di Pettino – ha detto Silvio Liberatore dirigente della Protezione civile della Regione Abruzzo – il fuoco è a 200 metri dalle case, ma impediremo con ogni mezzo che si avvicini all’abitato e guadagni terreno verso L’Aquila”.

A valle ci sono gli uomini della Protezione civile comunale, regionale e volontari, che con mezzi meccanici stanno scavando le linee. In alto ci sono 50 uomini tra vigili del fuoco, protezione civile, volontari con le motoseghe e uomini dell’esercito con un’apripista. Presenti anche 10 moduli antincendio con le manichette. Intanto continuano i lanci di acqua e liquido ritardante dei mezzi aerei. Canadair e elicotteri, che volano dalle prime luci della mattina, si approvvigionano tra il lago di Campotosto e il laghetto del Vetoio.

Nel rogo di Arischia sono stati impiegati 6 Canadair e 2 elicotteri, supportati a terra da 82 volontari della Protezione Civile con 26 mezzi, 85 Vigili del Fuoco con 37 mezzi ed il 9°Reggimento Alpini con 45 uomini e 13 mezzi. La situazione su questo fronte per il momento non sembra destare forti preoccupazioni; la maggior parte delle forze è stata impiegata sul fronte di Pettino, dove il vento ha fatto pericolosamente scendere  i focolai in direzione delle abitazioni. Grazie al duro lavoro di squadra la situazione si può definire stabile, si provvede al rafforzamento della linea tagliafuoco con uomini e mezzi speciali dell’esercito. Nel pomeriggio di ieri, oltre alla visita del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, si è recato nella zona operativa il vicepresidente della Giunta Regionale e assessore all’Ambiente Emanuele Imprudente. Nella notte le zone operative sono state presidiate da squadre di volontari della Protezione Civile coordinate dalla Sala Operativa, le operazioni sono riprese stamane alle 5.00.

Ieri il ministro per l’Ambiente Sergio Costa ha dichiarato che appena possibile raggiungerà le zone interessate dagli incendi:

“Appena possibile mi recherò personalmente al Parco del Gran Sasso per verificare l’entità dei danni e valutare gli interventi per scongiurare il rischio dissesto. Sono in contatto costante con il presidente del Parco, Tommaso Navarra – spiega il ministro – il quale mi ha informato che nelle prossime ore provvederà ad inviare una relazione sullo stato dei fatti alla direzione ministeriale competente. Il nostro obiettivo è avviare un rapido recupero ambientale e riduzione dei conseguenti rischi da dissesto”.

 

 

Il Comune dell’Aquila ha chiesto alla presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per il territorio comunale del capoluogo d’Abruzzo a causa degli incendi che stanno interessando per il quarto giorno le zone dei quartieri di Pettino e Cansatessa e la frazione Arischia. Lo ha deciso ieri la Giunta comunale. La deliberazione è stata inoltrata alla Regione Abruzzo, perché provveda a sostenere la richieste dell’ente al Governo ai fini dell’emanazione del provvedimento di stato di emergenza.

La delibera approvata parte della considerazione “dell’estensione dei fenomeni e dell’estrema gravità del danno; pertanto – è scritto nel provvedimento – si profilano come indifferibili ed urgenti diversificate misure di difesa del territorio e di protezione della popolazione, misure straordinarie ed emergenziali che sono di impossibile attuazione per l’amministrazione Locale e per i soggetti colpiti e che si ritengono anche superiori alle possibilità di intervento della Regione Abruzzo”.

“Gli incendi – ha spiegato il sindaco Pierluigi Biondi – hanno finora interessato circa 700 ettari delle zone boschive che si trovano sopra i quartieri di Cansatessa e Pettino, densamente abitati, con un numero di residenti superiori a 10.000, e dell’abitato di Arischia, dove vivono 1.800 persone. Inoltre i danni rilevanti del patrimonio boschivo ricadono parzialmente all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La dichiarazione dello stato di emergenza – ha proseguito Biondi – è necessaria sia per l’applicazione delle procedure utili per incrementare l’azione finalizzata a un contenimento ancora più efficace degli incendi, sia per avere un’opportuna copertura delle spese elevatissime che Comune e Regione stanno sostenendo e dovranno sostenere ancora. I costi, peraltro, non sono sono quelli da sostenere per l’emergenza in corso, ma anche quelli del post incendio, quando i vigili del fuoco dovranno effettuare una ricognizione puntuale sull’area interessata con i droni e si dovrà procedere con le necessarie operazioni di bonifica”.

IL SERVIZIO DEL TG8