Comitato Spoltore Sicura: “No allo Sprar”

Non ce li vogliono: i componenti del Comitato Spoltore Sicura hanno ribadito al sindaco Di Lorito il loro No allo Sprar e all’accoglienza di rifugiati nel territorio comunale.

Il Comitato Spoltore Sicura si è costituito dopo che il sindaco, Luciano Di Lorito, aveva manifestato l’intenzione di aderire al progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Il No all’accoglienza viene espresso nel comunicato stampa del comitato:

 

“No allo Sprar, No all’accoglienza a tempo indeterminato di immigrati a spese anche dell’intera città di Spoltore. Alla luce della scelta – chiara ed inequivocabile – del sindaco e delle altre forze politiche di governo di non coinvolgere i residente nella politica locale dell’immigrazione, il Comitato ha ritenuto opportuno incontrare personalmente il primo cittadino per avere riscontri in merito. Nel corso della riunione, Luciano Di Lorito ha soltanto confermato l’adesione del Comune al Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati. Non ha, invece, ritenuto di fornire, perché a sua detta non disponibili, indicazioni sul numero degli ospiti da accogliere, sui tempi di arrivo, sull’ubicazione e la tipologia degli alloggi da destinare loro, sulle associazioni che dovranno gestire l’accoglienza. Tuttavia, poiché la delibera di giunta del 28 settembre 2017, con la quale il Comune di Spoltore ha ufficialmente aderito allo Sprar, prevedeva la redazione ed il deposito del relativo progetto entro il 30 settembre, prorogato al 2 ottobre, le risposte del sindaco non possono ritenersi certamente esaustive. Quindi il Comitato Spoltore, nei prossimi giorni, proseguirà nella raccolta di firme tra i tanti altri residenti contrari a questa scelta di politica dell’accoglienza, per chiedere al primo cittadino un sereno confronto pubblico con la comunità locale ed un serio ripensamento ad ogni iniziativa nel frattempo assunta. Si darà, inoltre, impulso nell’intero territorio comunale ad attività di sensibilizzazione e d’informazione – a cui la cittadinanza tutta è invitata a partecipare – sulle modalità, sui tempi e sui gravosi costi (posti a carico della collettività) che sono richiesti per l’esecuzione del progetto Sprar”.

Marina Moretti: