Via libera a riforma legittima difesa: cittadini per lo più favorevoli

Con il via libera definitivo da parte del Senato, la riforma della legittima difesa diventa legge.

I cittadini  che abbiamo ascoltato nel nostro mini sondaggio si dicono favorevoli per la maggior parte alla riforma approvata dal Senato, con cui si allargano i criteri per cui la difesa viene considerata legittima. Sarà, comunque, sempre il giudice a stabilire se la reazione sia legittima o meno. Ma per molti cittadini questa legge viene considerata attesa e utile. Il nostro mini sondaggio.

Il servizio del Tg8

Ma vediamo cosa prevede la riforma (fonte www.fanpage.it)

Con la riforma approvata dal Senato si allargano i criteri per cui la difesa viene considerata legittima. E diminuiscono i casi in cui invece scatta l’eccesso di legittima difesa. Sarà, comunque, sempre il giudice a stabilire se la reazione sia legittima o meno. Secondo la nuova legge, agisce sempre in legittima difesa chi compie un atto per respingere l’intrusione avvenuta con violenza o minaccia di uso di armi e di altri mezzi. Per domicilio si intende non solo la propria casa ma anche il luogo dove si svolge una attività commerciale, imprenditoriale o professionale.

Non viene del tutto eliminato il principio della proporzionalità tra offesa e difesa, che però cade nel caso in cui esista il pericolo di minaccia o aggressione. L’eccesso di legittima difesa non è punibile si è verificato uno “stato di grave turbamento” causato dalla situazione di pericolo. Altra modifica viene apportata all’articolo 624 bis del codice penale: si prevede che nei casi di condanna per furto in appartamento e furto con strappo, la sospensione condizionale della pena debba essere subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.

Pene più severe, inoltre, per alcuni reati contro il patrimonio: furto in abitazione, furto con strappo e condotte aggravate, rapina e ipotesi aggravate o pluriaggravate. In caso di violazione di domicilio si considera l’aggravante quando avviene con violenza su cose o persone e se il colpevole è armato. Per la violazione di domicilio si rischia da uno a quattro anni, per il furto in abitazione da due a sei anni.

Viene inoltre introdotto il patrocinio a spese dello Stato per chi è stato assolto, prosciolto e il cui procedimento sia stato archiviato per fatti commessi in condizioni di legittima difesa. Infine, si prevede assoluta priorità nelle udienze per i processi relativi ai delitti di omicidio colposo e lesioni colposi personali avvenute nei casi di legittima difesa domiciliare.

Antonella Micolitti: