Pescara, approvato il Bilancio in Consiglio comunale

Con 18 voti favorevoli e 10 contrari il Consiglio comunale di Pescara ha approvato il Bilancio di previsione.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Pescara Carlo Masci e da tutta la sua maggioranza di centrodestra. Soddisfatto anche l’ assessore al Bilancio e finanza Eugenio Seccia che parla di approvazione storica per la città di Pescara. Da circa 20 anni, ha sottolineato l’ assessore il Comune non approvava lo strumento finanziario entro la fine dell’ anno. Grazie al nuovo bilancio l’ amministrazione guidata dal sindaco Masci potrà dare risposte concrete alla città.

“Dopo 15 anni, grazie al risanamento targato centrosinistra, il Comune di Pescara ha un bilancio approvato nei tempi regolamentari. Ma è un bilancio che siamo riusciti a correggere solo in parte: resta l’allarme sulle politiche sociali e sugli asili nido”.

Lo affermano i consiglieri comunali del centrosinistra di Pescara Marinella Sclocco, Giacomo Cuzzi, Stefania Catalano, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli. “Solo grazie ai nostri emendamenti – spiegano i consiglieri comunali del centrosinistra – Pescara avrà più fondi per il verde pubblico per parchi come Colle del Telegrafo, Di Cocco, Mafalda di Savoia e Renzetti, avrà più risorse per i premi Flaiano e per il Fla, avrà opere pubbliche in zone non centrali come via Valignani, via Secchia, via Panaro, piazza Nilde Iotti, recupera risorse per le associazioni di volontariato che costituiscono la insostituibile rete sociale a sostegno delle utenze deboli. Ma nonostante questi interventi il bilancio resta un elenco di tagli a scuole, verde, politiche sociali e cultura, a cominciare dagli asili nido per i quali la copertura delle graduatorie oggi è più che mai a rischio per le famiglie pescaresi. Per questo il 2020 si annuncia come un anno di battaglie senza sconti per recuperare risorse per i settori strategici della nostra comunità e contro una visione semplicemente vecchia della città”.

Il servizio del Tg8