Coronavirus, Pescara: strade deserte, negozi chiusi. Pochi in giro solo per necessità, in mascherina (per chi ce l’ha)

Pescara in un’atmosfera surreale: strade deserte, pochi in giro solo per spesa o farmacia, in mascherina per chi ce l’ha. Anche qui negozi chiusi, aperte solo le attività che vendono generi di prima necessità come farmacie e alimentari, ma anche edicole e tabacchi. Le persone rispettano le regole.

Pescara è una città praticamente deserta. Persino le vie del centro sono quasi vuote a parte quei pochi che escono per andare in farmacia o a fare la spesa. La gente rispetta le disposizioni del Decreto di Conte e non solo i cittadini, anche i negozianti. Fuori dalle vetrine, messaggi di solidarietà, l’invito a rimanere a casa ma anche messaggi di speranza. Se prima chi usciva e indossava le mascherine si sentiva un alieno, ora è il contrario. Tutti in mascherina, anche se le farmacie non le hanno più, paradossalmente nemmeno per loro, che per chi vi lavora. Non si sa quando arriveranno. Passeggiare per Pescara è quasi surreale, il frastuono quotidiano, il vociare della gente, i bar aperti, i negozi pieni, la movida, tutto è sospeso, come l’atmosfera, si vive sospesi. Ma è necessario fare qualche sacrificio, rispettare le regole mai come ora, per qualche settimana, per cercare di sconfiggere il virus. Pescara ha saputo rialzarsi dalle bombe della seconda guerra mondiale in poco tempo, di sicuro lo saprà fare anche per questa situazione. Le stesse persone invitano i concittadini a prendere le dovute precauzioni e a rispettare le regole per tornare più forti di prima.

Il servizio del Tg8