Pescara: la bambina che vuole spegnere il Covid col… phon

Si chiama Angelica (nome di fantasia), ha compiuto da poco 4 anni quattro anni e ci ha scritto una letterina, grazie alla mamma, in cui vuole dire la sua sul Covid. “Lo distruggerò col phon, mi sto impegnando!”

Angelica è una bimba vispa, precisiamolo è sana, intelligente, ama ballare, cantare, i cartoni e, ovviamente, i video giochi. Non si dà per vinta. Il Covid? Ormai da tempo ha iniziato a conoscerlo, sa che deve lavarsi le manine, stare lontani da chi non ha la mascherina, ma la cosa che le dispiace di più è che non può abbracciare le persone care: “la zia stella”, la “noni”, e tutte quelle persone che prima la coccolavano, con baci e abbracci. Ma poco conta, perché seppur queste feste, ci scrive, le ha passate con un po’ di tristezza, Babbo Natale è arrivato con la Befana, e loro sono invincibile al Covid! E poi all’asilo le maestre indicano cosa si può fare e cosa no. La cosa che sorprende è che proprio da questi bambini che parte la rinascita. Il rispetto delle regole per loro è naturale. Almeno per Angelica. Appena torna a casa si lava le mani e lo ricorda a mamma, papà e al fratello più grande. Interagendo con lei tramite video chiamata, spesso è esausta perché ha utilizzato il phon (non si sa perché proprio il phon … ah, ah, ah) per distruggere il “cornutovirus”. Angelica parla con gli amichetti dell’asilo e loro sono attentissimi nel rispettare le regole, si sentono quasi protettori nei confronti dei loro genitori e di chi vuole bene. Cosa pensano i bambini di questa malattia? Cosa ricorderanno? Saranno più forti? O No? Certo la risposta non può arrivare da noi che non abbiamo gli strumenti per farlo.

Ma con naturalezza, Angelica, non ha paura del Covid, perché sa che se si comporta nel rispetto delle norme può anche non bastare il phon. Angelica ha viaggiato molto e non vede l’ora di poter tornare a farlo. E’ più preoccupata la mamma che lei. “Quando l’accompagno all’asilo, pur sapendo della serietà delle maestre, mi viene un magone”, ci dice. Angelica, no, con la sua cartella saluta la mamma sulla porta e comincia a giocare con gli amichetti e con le insegnanti sempre molto attente. Che i bambini ci debbano loro insegnare a non fare noi i “bambini”, disobbedendo alle regole e mettendo a rischio noi e i nostri cari? Impariamo da questi bambini che prendono seriamente la situazione come fossero piccoli adulti ma non per forza perché si rendono conto, a 4 anni!!!, che se non ci si lava le mani, non si indossa le mascherine, e non ci si assembra tutti insieme, ecco se ne può venire fuori. Il Vaccino? “Io l’ho fatto!”, dice Angelica, sì, piccola, ma è quello anti influenzale ovviamente… “Ah”, dice un po’ delusa, quando lo si spiega”, ma lei combatte. “Se il phon non funziona chiamo il Granchio, Peter Pan e altri superroi, loro ci riusciranno a eliminare il Coronavirus!!!” A proposito, prima di chiudere la video chiamata con questa bimba mi dice: “Spediscimi le pile, perché può darsi che il phon non fa effetto perché si è scaricato”, certo piccola! In questo periodo forse troppo poco ci ricordiamo dei bambini. Lo fa per tutti Angelica che dice: “Tutti insieme ce la faremo!!! Ma fate quello che vi dicono mamma e papà”. E poi io voglio “noni” e “zia stella”, altrimenti i regali chi me li fa”! Un bacio (virtuale) alla piccola Angelica e a tutti i bambini, passerà. Dipende da tutti noi e anche da voi piccoli eroi di questa epoca così strana dalla quale dobbiamo a tutti i costi venirne fuori, facciamolo anche per quei piccoli che non ce l’hanno fatta, facciamocela anche per chi, come voi, magari un giorno vi riscoprirete ricercatori e appassionati di medicina e più attenti al prossimo e curare la persona in sé non solo la malattia.