Covid Avezzano: un corso per la diagnosi precoce

Si è svolto ad Avezzano il primo corso di formazione sull’ecografia toracica, finalizzato all’acquisizione delle tecniche di utilizzo di una nuova sonda portatile per la diagnosi precoce del Covid.

Al corso, tenutosi nel polo formativo, hanno preso parte 42 medici dell’Usca (unità speciali di continuità assistenziale) della provincia di L’Aquila. Oggetto delle lezioni è stata l’acquisizione delle tecniche di utilizzo di una nuova sonda ecografica portatile per fare diagnosi precoci del covid a domicilio, in particolare della polmonite interstiziale al fine di avviare terapie tempestive. Una modalità che permetterebbe di curare meglio i malati a casa e allo stesso tempo ridurre l’afflusso negli ospedali, riservando i posti letto ai casi acuti, in un momento di forte pressione nelle strutture sanitarie a causa della impennata di contagi in provincia dell’Aquila.

Il corso, il primo di una serie che sarà avviata nei prossimi giorni, è stato tenuto dal dottor Gianni Iannetti, dell’ospedale di Pescara e segretario generale della Siumb (società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia), incaricato dal dottor Alberto Albani, responsabile regionale della emergenza, come referente del progetto di ecografia toracica nelle Usca. Presenti anche il dottor Paolo Carducci, broncopneumologo dell’ospedale di L’Aquila, e i primi 15 giovani medici Usca della Asl. L’iniziativa è scaturita dalla necessità di potenziare le Usca, “braccio operativo dei medici di base, già attive dallo scorso aprile, che si recano a domicilio dei pazienti covid, positivi o sospetti, per visitarli ed effettuare tamponi domiciliari”.

L’implementazione della semplice e rapida tecnologia per la diagnosi, tramite sonda, è stata fortemente voluta dalla coordinatrice UCAT (Unità di Coordinamento per l’assistenza territoriale), la dottoressa Stefania Viscogliosi e dalla direzione generale della Asl ed è stata accolta con entusiasmo dai medici, impegnati sempre più nelle ultime settimane nell’affrontare la drammatica impennata dei contagi. Entro la fine di novembre ciascuna Usca verrà dotata della sonda ecografica, unitamente a un tablet, e sottoposta alla necessaria formazione per acquisire informazioni precise sullo stato di salute del pazienti in carico.

“Il supporto dell’ecografia toracica, in un momento in cui l’afflusso negli ospedali necessita di un filtro migliore e più incisivo, permette ai medici Usca un’indagine di secondo livello che può dissipare quei dubbi che non sempre l’esame obiettivo e i parametri rilevati riescono a scogliere – si legge nella nota della Asl -. In queste concitate e difficili settimane, sono tante le persone seguite a domicilio dai giovani medici Usca, con soddisfazione dei pazienti che hanno trovato in loro un costante punto di riferimento. Un forte plauso e ringraziamento anche ai medici di medicina generale che ogni giorno, lavorando in sinergia con gli operatori Usca, assicurano la gestione condivisa del paziente”.