Anche i (presunti) boss si deprimono: Franzé da Lanciano a Vibo

Rilasciato a marzo dal carcere di Lanciano, in Abruzzo, per problemi di salute non curabili nella struttura, parla il presunto boss della ‘Ndrangheta Nazzareno Franzè, detto Paposcia.

La sua salute era a rischio, i suoi malanni non erano curabile all’interno della struttura penitenziaria di Lanciano (Chieti), per questo Nazzareno Franzé, presunto boss ndranghetista, è stato trasferito a Vibo Valentia, dove è stato intervistato dal massmediologo Klaus Davi.

Dopo Pasquale Zagaria, Vincenzo Iannazzo e Michele Lo Bianco, Klaus Davi è andato in Calabria per realizzare l’intervista in casa di Franzé, conosciuto anche come Boss di Vibo. L’uomo ha smentito di essere un boss e ha mostrato le cartelle cliniche che certificano le sue condizioni di salute e il fatto di avere subito un’operazione da poco, motivo per cui è stato scarcerato.

“Sono malato – ha detto a Davi – ho una forte depressione ma ho paura per il Coronavirus. Prima avevo paura per il tumore. Ecco, qui c’è una cartella clinica che dice che sono stato operato, questa è una cosa che si vede non è che non si vede, per questo ho avuto la scarcerazione”.

Klaus Davi, per i suoi servizi sulla ‘Ndrangheta, ha conseguito il Premio Borsellino.