L’Aquila: fascismo stile di vita? Insorge la minoranza

A L’Aquila i consiglieri comunali della minoranza di centrosinistra commentano negativamente le affermazioni del consigliere di centrodestra che sui social aveva scritto il “fascismo è uno stile di vita… non è un reato”.

Tra i firmatari della nota della minoranza c’è anche Americo Di Benedetto, candidato sindaco alle ultime elezioni comunali, poi vinte da Pierluigi Biondi. Questo il testo della lettera aperta firmata dai consiglieri di minoranza:

“Una presentazione organizzata da Casapound a Palazzo Fibbioni, la casa della città, un consigliere comunale di maggioranza che sui social afferma che ‘il fascismo è uno stile di vita… non è un reato’. Ci dica subito, il sindaco Pierluigi Biondi, se intende trasformare questa legislatura in un rodeo in cui piuttosto che dedicarsi a risolvere i problemi della città, a fare programmi, a costruire visioni e a cercare il confronto e se serve la collaborazione sui temi e sulle azioni, intende dare consapevolmente spazio alle provocazioni e ai nostalgismi, nella pericolosa illusione di ridare fiato e spazio a sentimenti e posizioni che la nostra Costituzione mette al bando. L’Aquila non ha bisogno di illegalità e di neofascismi, L’Aquila non ha bisogno di tensione ideologica. È il momento, adesso, di cogliere le opportunità di rinascita dopo una lunga fase di lotta e sofferenze; una rinascita appunto, non un nuovo medioevo culturale. Concedere Palazzo Fibbioni a Casapound per un evento di chiara matrice neofascista è stato sotto tutti questi aspetti per questo sindaco e questa amministrazione un errore grave, che condanniamo senza indugio. Firmato: Americo Di Benedetto, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio
Elisabetta Vicini, Giustino Masciocco, Lelio De Santis, Angelo Mancini, Paolo Romano, Elia Serpetti”