Avezzano, ai domiciliari nel rimorchio

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Avezzano, ai domiciliari nel rimorchio: la strana storia di un marocchino senza fissa dimora arrestato per rapina impropria e calunnia.

Meglio il cielo a scacchi o il soffitto di un rimorchio? Si potrebbe pensare che, almeno, il rimorchio abbia il pregio di offrire libertà, ma in questo caso ci si sbaglierebbe. Ne sa qualcosa Rachid Bakhouch, il migrante marocchino senza fissa dimora che sta scontanto gli arresti domiciliari in un rimorchio abbandonato nel territorio di Avezzano. L’uomo era stato arrestato per aver rubato e consumato sul posto uno o due pacchetti di wurstel in un supermercato, dove aveva anche manomesso delle confezioni di profumi e inveito contro i presenti. All’arrivo degli agenti chiamati dal personale del negozio, Rachid Bakhouch aveva dato in escandescenze sbattendo la testa contro la porta di ferro. L’uomo era stato soccorso e condotto in carcere. Poi sono arrivati gli arresti domiciliari e visto che un domicilio il marocchino non ce l’ha, li sta scontando nel rimorchio, dove i poliziotti si recano per il controllo quotidiano disposto dalla procura.

Marina Moretti: