Covid: ristori alle attività penalizzate dall’ultimo Dpcm, parla l’esperto

Covid: le attività penalizzate dall’ultimo Dpcm saranno ristorate così come previsto dalle misure del Governo. La parola all’esperto Del Federico.

Ammonta a 6,2 miliardi di euro il tesoretto previsto dal Governo per ristorare le categorie colpite dalle restrizioni dell’ultimo Dpcm del 24 ottobre. Ristorazione, sport, turismo, spettacolo e altri settori potranno essere indennizzati così come previsto dal decreto e spiegato dal commercialista Luca Del Federico.

«È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge che prevede i ristori per tutte le categorie che hanno visto le loro attività limitate dall’ultimo Dpcm, come palestre, bar, ristoranti e tutte le attività di gioco, scommesse e quant’altro», ha dichiarato Luca Del Federico, commercialista. «I ristori partiranno da una misura predefinita in percentuale a quella relativa all’erogazione a fondo perduto della scorsa estate, come da normativa poi regolamentata con l’Agenzia delle Entrate.
Ad esempio un ristorante che ha avuto un contributo a fondo perduto di 3 mia euro, oggi riceverà il 200% e quindi automaticamente sul suo conto vedrà accreditato l’importo di 6 mila euro entro il prossimo 15 dicembre.
Ma non soltanto le categorie della ristorazione saranno indennizzate. Sono infatti previste delle erogazioni a fondo perduto per esempio per tutti gli operatori del settore sportivo nella misura di €800 per il mese di novembre; stessa cosa per gli stagionali del settore turistico e dello spettacolo. Infine è previsto un credito di imposta sulle locazioni per i periodi relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre che consentiranno quindi di avere un ristorno sul canone di locazione che dovrà essere corrisposto.»

Ma quali saranno le modalità di accesso a questi ristori?

«Per chi ne ha già usufruito la scorsa estate a giugno e luglio l’accredito sarà in automatico sul conto corrente indicato nel modello inviato all’Agenzia delle entrate; invece per chi non ha presentato la domanda la scorsa estate e deve presentarne oggi una apposita, l’istanza sarà simile a quella già predisposta per la presentazione delle richieste di quest’estate, oppure, qualora non abbia presentato domanda pur avendone diritto, ha la possibilità di presentare una nuova istanza.»

Ciò nonostante, a prescindere dai ristori previsti dal Governo, continuano le proteste di molti cittadini, che lamentano ritardi nell’erogazione dei contributi previsti.

«Certo, le proteste sono legittime quando sono pacifiche e rispettano le regole. Immaginiamoci un ristoratore che abbia anche effettuato tutti gli interventi di sanificazione e di prevenzione relativi alle misure anticovid e che nonostante tutto oggi si vede la sua attività ridotta e penalizzata dalla possibilità di ulteriori restrizioni… Va detto però che gli interventi di giugno sono stati tutti molto puntuali e i bonifici sui conti correnti sono arrivati veramente nel giro di qualche giorno. Ora ci auguriamo che avvenga lo stesso per questo ulteriore ristoro.»

Anna Di Giorgio: