L’Aquila, Progetto Case. De Santis (Idv): “Gestione nel caos, oltre 15 milioni di debiti”

Un debito milionario, che si aggira intorno ai 15-20 milioni di euro, dovuto alla gestione “fuori controllo” del progetto Case e dei villaggi Map.

E, in particolare, proveniente dal contratto che il Comune dell’Aquila stipulò nel 2016 con la società Antas per il servizio di fornitura del gas. Il Comune paga 4 milioni all’anno ad Antas senza però riscuotere il corrispettivo dal pagamento delle bollette.

Una gestione che il capogruppo Cambiare insieme-Idv in Consiglio comunale Lelio De Santis definisce, denunciando per l’ennesima volta, “nel caos” e che rischia di mettere in ginocchio le finanze comunali. De Santis punta il dito contro l’amministrazione comunale (anche se la cattiva gestione, rimarca il consigliere, ha radici anche nella passata amministrazione), sottolineando come la crisi politica della giunta impedisca di affrontare i problemi con cui si misura la città tutti i giorni, gestione del patrimonio immobiliare post sisma compresa. Il caos, in particolare, riguarda non soltanto la manutenzione dei quartieri e degli alloggi, ma anche la riscossione delle bollette per i consumi e i pagamenti dei canoni di compartecipazione e d’affitto.

E c’è il rischio che su quello che si prospetta come un danno erariale grande, metta gli occhi anche la Corte dei Conti, come è già avvenuto negli anni scorsi con condanne in primo appello per la passata giunta Cialente.

Le soluzioni per gestire con coerenza ed efficienza il Progetto case, però, secondo De Santis ci sono; prima di tutto occorre riunificare gli uffici e gli assessorati che a vario titolo si occupano del Patrimonio immobiliare post sisma.

LA NOTA COMPLETA DEL CONSIGLIERE DE SANTIS:

Il Progetto Case e Map rappresenta un problema gigantesco sul piano della gestione, della manutenzione e della riscossione dei consumi, che da anni non è affrontato con serietà ed efficacia e che rischia di prosciugare le casse comunali.

In particolare, l’Amministrazione comunale mostra irresponsabilità politica ed inadeguatezza amministrativa nell’affrontare il tema della riscossione dei consumi del gas per riscaldamento, dei canoni di locazione e dei canoni di condominio, che fanno registrare un indebitamento preoccupante.

A fronte di un pagamento di 2.670.000,00 a favore della Società Antas, che gestisce da 2016 il servizio di fornitura del gas a seguito di affidamento Consip, il Comune non incassa da allora la somma corrispondente dei consumi dovuti da parte degli assegnatari, se non in parte per volontà di onesti e responsabili inquilini!

Infatti, meno del 50% degli assegnatari pagano regolarmente le bollette o provvedono dopo il sollecito, considerato poi che mai è stato assunto nei confronti dei morosi un provvedimento di revoca dovuto o esemplare, perché evidentemente sarebbe impopolare!

Le bollette vengono emesse con grande ritardo, con grave danno per le casse comunali: solo a dicembre sono state emesse quelle riferite al periodo giugno 2017-giugno 2018 per un importo complessivo di circa 2.600.000,00 ed a novembre 2019 sono stati inviati 800 solleciti per gli anni 2015-2016 per un importo di circa 1.100.000,00, considerato che le somme riferite agli anni precedenti sono prescritte!

Sto richiamando l’attenzione dell’Esecutivo comunale da anni su questo problema gravissimo, che può essere oggetto di intervento anche della Corte dei Conti, che in passato assunse nei confronti della Giunta Cialente provvedimenti pesanti per omissioni o rilievi di entità molto minore!

Ho proposto e ripropongo, con l’intento di contribuire a dare una risposta concreta ad affrontare meglio il problema:

1) Unificare la gestione del Progetto Case, ora frammentata in quattro segmenti, sul piano politico ed operativo, assegnando la responsabilità ad un solo Assessore ed un solo Dirigente;

2) Rafforzare l’organico del servizio riscossione, ora dotato di solo quattro unità, con l’assegnazione di altre quattro unità;

3) Assegnare ad un funzionario-avvocato dell’Avvocatura comunale il compito esclusivo dell’attività di accertamento, controllo, ispettorato, provvedendo ad emettere ingiunzioni fiscali e revoche di alloggi, in carenza di risposte.

Bisogna affermare un principio sacrosanto di Buona amministrazione che mantiene i conti in ordine, che assicura servizi adeguati, che sostiene i bisognosi, ma agisce con fermezza verso i furbi che pensano che tanto la pubblica amministrazione non fa sul serio, magari potendo contare su qualche amico nel palazzo!

Un patrimonio immobiliare di circa 5.500 alloggi è una grande risorsa per il Comune e per la città, ma sta diventando il problema più grande e delicato, con conseguenze anche sulle tasche dei cittadini che potrebbero vedersi aumentare le tasse a seguito di morosità non riscosse o prescritte!

Mi auguro che, risolta la crisi politica, la nuova Giunta comunale voglia e sappia dare una risposta seria ad un problema finora colpevolmente sottovalutato.

L’Aquila, 7-1-2020 Lelio De Santis Capogruppo Cambiare insieme-Idv al Consiglio comunale dell’Aquila